Verstappen è un highlander? Per il talent scout Red Bull Marko sì. Ecco cosa è successo dopo il GP del Texas.
Una cosa è certa. Ad Austin la Red Bull non ha agevolato il compito dei suoi piloti. Se Sergio Perez ha definito il round texano come uno dei più faticosi della sua carriera a causa del mal di stomaco e di un problema al sistema di idratazione che gli ha impedito di assumere liquidi durante la gara.
Un imprevisto, quest’ultimo, ammesso dallo stesso Helmut Marko secondo cui il messicano avrebbe bevuto troppo durante il giro di riscaldamento e poi per qualche motivo il resto della bevanda si sarebbe sparso ovunque lasciando a secco per il gran premio. “Evidentemente qualcosa non ha funzionato”, ha ammesso il plenipotenziario austriaco.
L’incredibile prestazione di Verstappen
Se Checo ha dovuto lottare per l’intero evento con la gola secca, anche il #33, a quanto pare, sarebbe stato in grande difficoltà. Le sconnessioni e i salti del COTA, più le alte temperature, hanno messo a dura prova pure lui, ma malgrado uno stato di forma non ottimale è riuscito a combattere contro la Mercedes di Hamilton e a portarsi a casa un successo meritato.
“E’ stupefacente la forza mentale di cui è in possesso quando guida”, ha affermato ad Auto Motor und Sport. “E’ capace di portare l’auto al limite anche in condizioni di salute precaria e inoltre si preoccupa pure di trovare la strategia migliore”.
Da sempre fan dell’olandese per approccio alla competizione e per maturità, il 78enne ha una volta di più evidenziato le abilità di colui che potrebbe diventare il primo iridato del Circus non della Stella nell’era ibrida.
“La condotta di entrambi i nostri driver è stata impressionante”, ha aggiunto. “Max ha cercato di recuperare idratandosi molto e facendo esercizi di respirazione, tuttavia quando è sceso dalla macchina aveva gli occhi completamente pesti”.
Chiara Rainis