Scott Redding, il sogno mondiale si infrange in curva

Scott Redding puntava al podio in gara-1 del GP dell’Argentina, ma una caduta nelle fasi iniziali infrange le ultime speranze iridate.

Scott Redding (foto Instagram)

Se per Scott Redding c’era una flebile speranza di rincorrere il titolo mondiale si è infranta alla prima curva. Nel primo round in Argentina è partito dalla pole position e la Ducati sembrava avere tutto a norma per puntare al successo, ma un errore l’ha spinto sull’asfalto dopo pochi secondi dallo spegnimento dei semafori. Ha rialzato la sua Panigale V4R e si è messo alla forsennata ricerca della zona punti risalendo fino al nono posto, ma adesso il distacco da Toprak Razgatlioglu è aumento a 74 punti.

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Il ko definitivo

Allo start il turco della Yamaha si è andato a prendere subito la prima posizione, la prima batosta per il morale di Redding. Poi ha perso il posteriore ed è finito fuori, fortunatamente senza conseguenze fisiche per il britannico che si è visto scansare dagli avversari.  “Da eroe a spauracchio in una curva”, ha commentato sarcasticamente l’ex pilota MotoGP. “È stato molto strano, non ho nemmeno spinto. Ho dato gas e improvvisamente ho guardato dall’altra parte. È davvero fastidioso, ero pronto per questa gara e avevo il passo per il podio. Sono stato fortunato, le cadute alla prima curva fanno sempre paura”.

Nonostante il ko iniziale si è rimesso in pista dal fondo rendendosi autore di una bella rimonta fino al nono posto. Ma ormai il titolo SBK è sfumato definitivamente. “Ora non ho più niente da perdere”, ha confessato Scott Redding. “Posso spingere in ogni gara. Se ho un incidente non fa nulla. Ho già il 3° posto assicurato. Quindi ora lotterò per vittorie e podi. Questo è più importante ora che pensare ai punti. Avevo perso metà Mondiale  prima della caduta, ma mi aggrappavo alla speranza. Ora è così, continuerò a provare comunque”. L’obiettivo è provare a centrare la seconda posizione finale ai danni di Jonathan Rea.

Scott Redding (foto Instagram)
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