La Red Bull non è convinta dalle prestazioni della rivale Mercedes. E vuole vederci chiaro. La lotta mondiale è di nuovo avvolta dai veleni
La Red Bull torna a casa dalla trasferta del Gran Premio di Turchia essendosi ripresa in mano il comando della classifica mondiale con Max Verstappen. Ma le prestazioni dell’avversaria Mercedes sul circuito di Istanbul la lasciano tutt’altro che rassicurata.
Lewis Hamilton ha infatti perso punti solo in virtù della penalità in griglia di partenza dovuta alla sostituzione del motore, ma in pista è apparso nettamente il più veloce, tanto in qualifica quanto in gara.
Forse un po’ troppo veloce, per i gusti dei rivali Bibitari. Il team principal Christian Horner, visibilmente nervoso, non ha mancato di far presente i suoi sospetti: “Sul rettilineo avevano 15-20 chilometri all’ora di vantaggio in velocità di punta”, ha sottolineato in conferenza stampa. “Sono estremamente rapidi, per il carico aerodinamico che stanno usando. Li teniamo d’occhio fin da Silverstone: qui c’è qualcosa di strano”.
Dalle Lattine volano dunque nuovi veleni all’indirizzo della Freccia nera, la quale avrebbe compiuto un salto di potenza inspiegabile, in un momento in cui i propulsori sono sulla carta congelati per regolamento. “Un passo avanti del genere è sorprendente”, ha rincarato la dose Horner. “La loro velocità sul dritto è chiaramente aumentata. All’inizio siamo riusciti a compensarla riducendo il carico, ma ora non riusciamo ad avvicinarci. Ovviamente quest’anno loro hanno avuto anche problemi di affidabilità, un fatto insolito per la Mercedes, ma allo stesso tempo vanno molto forte”.
Da Milton Keynes, dunque, vogliono vederci chiaro. E, ancora una volta, hanno chiamato in causa direttamente la Federazione internazionale dell’automobile: “Voglio mettere in chiaro il fatto che non abbiamo presentato alcuna protesta”, precisa ancora il boss, “abbiamo soltanto chiesto chiarimenti alla Fia perché, come altri costruttori, siamo rimasti stupiti di fronte a certi dati. Monitorare che tutto sia nella norma è compito della Federazione, non nostro”.
Intanto, però, il sasso è stato lanciato. E staremo a vedere se effettivamente i tecnici federali metteranno nel mirino le prestazioni dei campioni del mondo in carica.
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