Giunto 10° al traguardo del GP di Turchia Ocon non ha mai cambiato le gomme scatenando l’invidia di Hamilton.
Per il secondo round consecutivo Lewis Hamilton ha dato prova di non nutrire grande fiducia nel suo box. Come successo a Sochi, anche a Istanbul l’inglese ha messo in forse le indicazioni del suo gruppo, contribuendo ad un aumento della tensione all’interno della Stella, certamente non l’ideale in un campionato tanto combattuto.
Ma per quale motivo il sette volte iridato ha perso la testa sul Bosforo? Incredibile ma vero, la risposta è Ocon. Il pilota Alpine è riuscito a giungere alla bandiera a scacchi con le gomme intermedie con cui era partito. Esattamente ciò che avrebbe voluto fare Ham se il muretto non lo avesse fermato.
“Se ne è stato capace Esteban, ce l’avrei fatta anch’io”, ha affermato deluso definendo errate le informazioni in possesso della squadra. La pista era quasi asciutta e quando si montano le “verdi” nuove in quelle condizioni finiscono subito col surriscaldarsi. Malgrado mancassero poche tornate al termine non mi è stato possibile evitare il graining. In pratica abbiamo sbagliato strategia”, ha chiosato piccato.
Un azzardo contro le indicazioni della Pirelli
Sebbene la rabbia dell’asso di Stevenage possa essere comprensibile, il box Mercedes avrebbe in realtà semplicemente obbedito all’informativa ricevuta dal produttore delle coperture prima del via. Come confermato dal responsabile motorsport Mario Isola, era stato consigliato ai team di non protrarre l’utilizzo delle intermedie al consumo della tassellatura poiché pericoloso.
Un suggerimento che l’ex Renault non ha ascoltato correndo il rischio.
“Alla fine ha pagato perché ne abbiamo ricavato un punticino”, ha affermato il driver di Evreux ricordando come pure un anno fa dopo l’incidente al primo giro si fosse trovato a dover compiere il resto della corsa proprio con le “scarpe” da fondo umido. “Mi è andata bene. Un paio di curve in più e avrei perso la posizione”, ha chiosato con sollievo.
Chiara Rainis