Ducati ruggenti anche a Misano. Sorpresa Vinales: l’analisi delle prove

Bagnaia e Miller ancora lì in alto con la Ducati. Tanti gli outsider che possono rubare punti a Quartararo. A partire dalle Aprilia

Pecco Bagnaia, alla sua prima stagione nel team Ducati ufficiale (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Una giornata che per i piloti della MotoGP non è stata delle migliori, visto che tra sole e pioggia si è capito ancora ben poco. Ma qualche segnale a Misano di quello che potremo vedere domenica è arrivato. E quello più evidente è che la Ducati, dopo Aragon, c’è ancora una volta. E fa paura.

Le Ducati vanno già forte, in tutte le condizioni

Le Rosse, dopo un fine settimana dominato, quello scorso, si sono ripresentate sulla riviera romagnola con un unico scopo: quello di mostrare ancora una volta i muscoli e rimettere tutto in discussione. Anche se, a dire il vero, Fabio Quartararo sembra ancora imprendibile, visto il vantaggio accumulato finora.

Però le Ducati, come una settimana fa, hanno fatto vedere subito di aver trovato un buon feeling. E la cosa più confortante è che anche sul bagnato le sensazioni siano state positive. Anche se tradizionalmente le moto di Borgo Panigale, con pista bagnata, sanno dare sempre qualcosa in più rispetto alla concorrenza.

Certo è che essere lì davanti non basta. E per questo la notizia è che tra Bagnaia e Quartararo ci sono anche altri outsider che si possono mettere in mezzo. E questo non fa che favorire, nel caso, un risultato importante per le Ducati.

Vinales e Aprilia ai vertici

Tra le prime conferme del weekend di Misano, quantomeno della prima giornata, c’è l’Aprilia. Ma se Aleix Espargaro non è più una notizia vederlo lì davanti, lo è avere Maverick Vinales. Dopo un debutto molto complicato ad Aragon, per lo spagnolo sono arrivate le prime risposte importanti. Merito, come dice lui stesso, del test effettuato su questa pista qualche settimana fa, ma in generale si è visto un Maverick più pimpante alla guida e meno insicuro. Vedremo però se basterà per confermarsi.

Bene poi per le Ducati avere lì in alto le due Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, che già lo scorso anno si comportarono molto bene. Così come Marc Marquez, alle prese però con le solite difficoltà fisiche. Un rientro per ora molto soft per Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso. Il primo ha dovuto prendere le misure con il nuovo team e con una condizione fisica ancora non al top. Il secondo uguale, con l’aggravante di essere stato fuori più tempo rispetto all’italo-brasiliano e soprattutto essere tornato in Yamaha dopo anni in Ducati. Dovrà quindi effettuare un percorso di riadattamento a una M1 che non sarà semplice.

Non troppo bene l’inizio di Valentino Rossi. Sull’asciutto sempre le solite difficoltà, anche se il Dottore, visto lo scorso anno, si aspettava un approccio ben più positivo. Sul bagnato qualche segnale lo ha dato, ma rimane comunque lontano dai migliori.

Maverick Vinales (foto Aprilia)

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