È stata la stessa Michelin a riconoscere i problemi alla gomma che sono costati il Gran Premio di Gran Bretagna a Pecco Bagnaia
Aveva ragione lui. Se Pecco Bagnaia ha indicato nella gomma Michelin la responsabile del suo flop a Silverstone non è stato per cercare una scusa dietro alla quale nascondersi.
Anzi, è stato proprio lo pneumatico la causa del suo rendimento insolitamente scarso nel Gran Premio di Gran Bretagna. Ad ammetterlo sono stati gli stessi tecnici del gommista francese.
“Ho parlato con la Michelin e c’è stato pure un incontro fra loro e la Ducati“, ha raccontato il torinese. “Hanno riconosciuto che la mia gomma posteriore a Silverstone non era competitiva e performante, può capitare. Il loro impegno, adesso, è che non ricapiti più. Hanno dei dati chiari e ora anche più numeri da analizzare per il futuro, ma resta il fatto che è difficile capire se una gomma è buona o no prima di averla usata”.
Bagnaia non rinuncia alla corsa mondiale
Una magra soddisfazione, perché non cambia il risultato ottenuto in pista, ma quantomeno restituisce al portacolori della Ducati l’orgoglio e la convinzione in se stesso. “Quando vai in pista pensi a spingere, non alle gomme”, conferma. “Entri in pista, spingi e solo dopo pensi a quello che può accadere solo in relazione alle tue sensazioni, non prima. Per questa ragione la mia fiducia non è intaccata”.
Ora arriva un weekend di gara che, sulla carta, dovrebbe essere amico della sua Desmosedici. “In passato Aragon è stata una buona pista per la Ducati“, conferma Pecco, “ma l’anno scorso abbiamo fatto molta fatica per colpa delle temperature, a parte Zarco. Io sono caduto anche due volte. Non perdo di certo la mia ambizione di provarci, questo non capiterà mai: la speranza è l’ultima a morire”.
Anche la speranza di contendere il titolo iridato a Fabio Quartararo, che pure ha ormai ben settanta punti di vantaggio. “Abbiamo avuto sfortuna e commesso degli errori, ma Quartararo sta meritando tutto: con sei gare al termine, finché la matematica non ci chiuderà la porta, noi dovremo provarci”, conclude Bagnaia.
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