Ken Tyrrell, 20 anni fa la morte del “boscaiolo” scopritore di talenti

Un uomo d’altri tempi Ken Tyrrell, capace di creare con le sue mani una scuderia mitica, che vinse titoli grazie a Stewart

Ken Tyrrell (Photo by Norman Quicke/Express/Hulton Archive/Getty Images)

Era uno degli ultimi “romantici”, di quelli come Enzo Ferrari e Colin Chapman, che riuscirono a portare avanti l’idea di creare una scuderia e mettere in pratica idee spesso geniali per arrivare a ottenere grandi risultati. Parliamo di Ken Tyrrell, il fondatore della omonima scuderia, morto esattamente 20 anni fa, il 25 agosto 2001.

Tyrrell, dai boschi alla F1

Nato a Guildford, durante la seconda guerra mondiale fu un addetto della Royal Air Force allo sgancio di bombe. Poi si dedico al cricket e soprattutto al calcio, sua grande passione. Divenne lo stopper della squadra dell’Ockham e intanto guadagnava facendo il commerciante di legnami.

L’automobilismo Tyrrell lo scoprì tardi, all’età di 27 anni, assistendo ad una gara di F.3 a Silverstone, ma fu subito amore a prima vista. Ben presto infatti mollò il calcio e decise di fare il pilota. Ma anche lì non è che fosse un fenomeno. E allora decise di fondare il suo team, e l’idea fu azzeccata.

Fondò la Ken Tyrrell Racing Organisation installando la sede proprio ad Ockham, nel Surrey, vicino al circuito di Brooklands. Le prime corse in F.Junior, poi nella F.3. Con le sue monoposto cominciarono a correre nomi del calibro di John Love, Henry Taylor, Tony Maggs, John Surtees, ma soprattutto Jackie Stewart.

I titoli con Stewart e la vendita alla Bar

L’incontro con Stewart fu decisivo per Tyrrell. Lo scozzese corse per lui sin dalla metà degli anni Sessanta in Formula Junior. Poi, con il supporto tecnico ed economico della Elf e della Ford, arrivò il debutto in Formula 1 nel 1968, utilizzando telai Matra, di cui divenne unico fruitore in Formula 1 grazie alla joint-venture stipulata tra il suo team ed il costruttore automobilistico francese. Utilizzando il motore Ford Cosworth DFV su telaio Matra, alla guida di Stewart, vinse il primo titolo mondiale nel 1969.

Per Tyrrell furono anni d’oro, anche grazie al rapporto con il geniale tecnico inglese Derek Gardner, che fruttarono altri 2 titoli mondiali piloti, sempre con Stewart, nel 1971 e nel 1973, oltre a due titoli mondiali costruttori.

Tyrrell fu un vero scopritore di talenti: oltre a Stewart, corsero per lui Cévert, Jacky Ickx, Jody Scheckter, Patrick Depailler fino a Michele Alboreto, Ivan Capelli, Mike Thackwell, Martin Brundle, Stefan Bellof, Jonathan Palmer e Jean Alesi, solo per citarne qualcuno. Tyrrell fu anche l’uomo capace di far correre, e con discreto successo (una storica doppietta in Svezia nel 1976 primo Scheckter, secondo Depailler), una vettura di Formula 1 a sei ruote, la P34.

L’addio alle corse nel 1998, a causa del cancro, con la vendita della scuderia alla Bar.

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Ken Tyrrell nel 1989 (Photo by Pascal Rondeau/Getty Images)
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