Bagnaia indica la moto da battere (che stavolta non è la Yamaha)

Pecco Bagnaia fuori dai primi dieci al termine della prima giornata di libere. Il piemontese della Ducati nota delle differenze con Suzuki.

Pecco Bagnaia (getty images)

Inizia in salita il week-end stiriano di Pecco Bagnaia che resta fuori dalla top 10 al termine dei primi due turni di prove libere. Su un circuito tradizionalmente favorevole alla Ducati, il pilota piemontese non brilla, ma non sembra preoccupato in vista delle qualifiche e della gara. “Bisogna anche dire che non ho guidato qui l’anno scorso”, ha ricordato l’allievo della VR46 Academy, che ha saltato il doppio round austriaco del 2020 a causa di un infortunio.

Pecco Bagnaia ha sfruttato la sessione mattutina per provare alcuni dettagli sulla sua Desmosedici GP21, nella speranza di tentare il time attack al pomeriggio. Ma nelle FP2 l’asfalto bagnato ha rovinato i piani dell’ex campione Moto2. “A differenza di molti altri, non abbiamo usato pneumatici nuovi. Ma è stato un inizio abbastanza positivo se si considera che abbiamo iniziato con la base elettronica di Jack. Abbiamo apportato modifiche, ma sfortunatamente le FP2 erano bagnate. Quindi abbiamo potuto vedere dove puoi ancora migliorare sul bagnato. Con il quarto tempo non è stata una brutta sessione”.

Sabato mattina il pilota del team Ducati factory proverà ad alzare l’asticella per conquistare l’accesso diretto alla Q2, augurandosi che il meteo al mattino sia clemente. “Abbiamo sicuramente il potenziale per essere davanti sabato. Dobbiamo assolutamente usarlo. Sono convinto che, grazie ai dati di questa mattina, faremo un grandissimo passo avanti domani”. Le Yamaha sembrano in difficoltà al Red Bull Ring e l’occasione è da sfruttare. Ma occhio alle Suzuki. “Se sei dietro alla Suzuki puoi vedere che guidano un impressionante terzo settore. Soprattutto, però, portano in pista molta potenza nella prima fase di accelerazione, perché sono quasi più veloci di noi – ha concluso Pecco Bagnaia -. Questo li aiuta ad essere molto competitivi qui”.

Pecco Bagnaia (foto Instagram)
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