Leclerc pensa positivo, Sainz vede nero. Il venerdì ungherese in Ferrari

Giornata complicata per la scuderia italiana. Leclerc rimane comunque ottimista in vista della gara, mentre lo spagnolo non nasconde i problemi incontrati

Charles Leclerc in Ungheria (Photo by Lars Baron/Getty Images)

Una giornata in chiaroscuro per la Ferrari, che in Ungheria sperava in un inizio decisamente più roseo. Per ora Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. hanno dimostrato di essere in difficoltà, in particolare sulla simulazione di qualifica. Non preoccupa il passo gara, in linea con McLaren ma anche Aston Martin e Alpine, ma proprio per questo la sessione di domani sarà fondamentale. Perché non partire davanti su questo circuito sarebbe un problema.

Leclerc guarda al sabato con ottimismo

“Abbiamo svolto tutto il piano di lavoro, la pista è cambiata un po’”, ha detto Leclerc al termine della seconda sessione di prove libere, chiusa all’undicesimo posto. “A parte questo siamo piuttosto contenti della giornata. Le sensazioni che abbiamo avuto sulla vettura sono state buone, a livello di prestazioni vedremo sabato”.

Quello che preoccupa di più è la qualifica, perché le Rosse rischiano di rimanere imbottigliate come successo in Austria. E su un circuito così tortuoso dove è difficile sorpassare sarebbe un guaio enorme. Ma il monegasco non demorde: “Il feeling comunque è stato abbastanza buono, dobbiamo comunque lavorare per migliorare domani”, ha detto Leclerc. “La simulazione del passo gara è buono, quando recupereremo velocità per il giro secco saremo a posto“.

Sainz Jr. preoccupato

Chi è sembrato decisamente poco performante è Sainz, che dopo weekend in cui ha sempre fatto vedere una certa verve nelle libere ha accusato stavolta dei problemi, finendo dodicesimo alle spalle del compagno di box. E non si è nascosto.

“Purtroppo già prima di venire qui sapevamo di avere qualche debolezza sulla nostra macchina e nel nostro pacchetto”, ha affermato lo spagnolo. “In particolare soffriamo in alcune curve su questo circuito, altrimenti non saremmo mai stati fuori dai primi dieci”.

Insomma, Sainz prova a stoppare sul nascere chi vede una Ferrari al top in Ungheria, pista ritenuta simile a Montecarlo: “Questa pista non è come Monaco, ma speriamo di recuperare un po’ di passo per avere la miglior posizione possibile”.

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