“Valentino Rossi in crisi? L’età non c’entra”: Livio Suppo ha un sospetto

L’ex team principal Honda e Ducati, Livio Suppo, non è convinto che il calo di prestazioni di Valentino Rossi dipenda dal suo invecchiamento

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Foto Dorna)

Quando era impegnato direttamente in MotoGP, prima come team principal della Ducati e poi della Honda, Livio Suppo è stato acerrimo rivale di Valentino Rossi, contendendogli titoli mondiali a ripetizione con i suoi pupilli Casey Stoner prima e Marc Marquez poi.

Ma oggi che il manager torinese le corse le osserva solo in televisione, sembra addirittura dispiaciuto di assistere alla crisi di rendimento e di risultati in cui è precipitato il Dottore in questa stagione 2021.

“Io non sono stato un pilota e faccio fatica a consigliare un pilota”, commenta ai microfoni del sito Mowmag. “Specialmente se è uno come Vale, che ha un’esperienza eccezionale. Io ho vissuto la MotoGP negli anni in cui lui dominava, vincendo dodici Gran Premi su tredici gare. Guardarlo fare così fatica mi dispiace, perché vederlo cadere mentre è diciassettesimo non è bello”.

I motivi dei problemi di Valentino Rossi secondo Suppo

Il sospetto di Suppo è però che questo disastro agonistico non abbia solo a che fare con l’anagrafe del fenomeno di Tavullia: “È normale che l’età avanzi, quello che è meno normale è che l’anno scorso otteneva tutt’altri risultati. Sembra che quest’anno abbia subìto un crollo verticale delle prestazioni”.

Livio ipotizza infatti che dietro al peggioramento repentino del nove volte campione del mondo ci possa essere stato anche il passaggio al team satellite della Yamaha: “Dubito che sia solo un anno in più sulla carta d’identità ad aver innescato questo tracollo. Magari è stato l’incidente del Red Bull Ring, piuttosto che una squadra che non funziona alla perfezione: non dimentichiamoci che nel passaggio in Petronas ha dovuto rinunciare ad alcuni componenti della squadra. Ed è vero che ad oggi i meccanici fanno un lavoro diverso, ma fanno comunque parte del team”.

Spinto verso il ritiro

Di fronte ad una situazione così critica, però, secondo Suppo la scelta più ovvia per Valentino Rossi sarebbe quella di appendere il casco al chiodo: “È brutto vederlo soffrire così. Se deve fare un altro anno in queste condizioni forse è meglio evitare. Ma questo mi sembra anche il suo pensiero, lui ha sempre detto chiaramente che avrebbe deciso in funzione delle prestazioni, non si sta certo nascondendo”.

Difficile che anche salire sulla Desmosedici del suo team VR46 possa rilanciarlo: “La Ducati ha caratteristiche opposte e Jorge Lorenzo ha impiegato un anno a capirla. Ed è vero che la Desmosedici di oggi è tutt’altra cosa rispetto a quella che ha guidato Valentino, ma lui fece comunque una gran fatica. Poi il calendario passa per tutti. Valentino ha avuto una carriera straordinaria, meravigliosa e lunghissima, poi se i risultati non arrivano secondo me non ha senso insistere. Ma è il mio parere”.

Livio Suppo
Livio Suppo (Foto Getty Images)

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