Horner contro la FIA: “Ci dirà anche quando andare in bagno”

Il paddock della Stiria infuocato da nuove polemiche. Il boss Red Bull Horner non ha per nulla gradito il nuovo provvedimento della FIA.

Christian Horner (©Getty Images)

Come riportato nei giorni scorsi la Federazione Internazionale ha deciso che a partire dal GP dell’Ungheria previsto per l’1 agosto non si potranno più effettuare pit stop al di sotto dei 2″. La ragione sarebbe di sicurezza e volta a riportare l’uomo al centro dell’azione anziché favorire l’utilizzo di sistemi automatizzati.

Essendo la Red Bull la migliore in termini di celerità nelle procedure di cambio gomme, apriti cielo. Messa sotto la lente prima per l’ala flessibile, quindi per il motore potenziato, la scuderia austriaca si è trovata ancora al centro dell’attenzione per uno dei suoi punti di forza. Che l’intenzione dei federali sia dunque quella di continuare a privilegiare la Mercedes? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Di certo c’è che da quando Verstappen e Perez hanno cominciato a vincere si è creato un nugolo di polemiche e sospetti che hanno portato ad una rincorsa di nuovi provvedimenti.

E’ dunque superfluo dire che il boss dell’equipe energetica Christian Horner, nelle scorse settimane impegnato a replicare alle accuse dell’omologo della Stella Toto Wolff, si sia spazientito davanti all’ultima uscita dei vertici dello sport.

“Ci sono troppe regole, e sono tutti concentrati su di noi, cosa normale quando sei veloce e competitivo. Mi aspetto che la prossima direttiva mi dica quando devo andare in bagno”, ha affermato ironico da Zeltweg.

A sorpresa, o forse nemmeno troppo, ad offrire sostegno al team con base a Milton Keynes è intervenuta la Ferrari che, tramite il direttore sportivo Laurent Mekies ha domandato di congelare la modifica alla procedura di sosta. “Sarebbe meglio sedersi ad un tavolo per discutere dei problemi, piuttosto he ricevere note all’improvviso, nel bel mezzo della stagione”, le parole del manager francese, colpito dall’ingerenza continua e anomala della Federazione.

(©Getty Images)

Chiara Rainis

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