Non basta il risultato disastroso conquistato al Gran Premio di Francia: ora sulla Ferrari arrivano anche le accuse della Aston Martin
Era finita in prima persona sul banco degli imputati, la Aston Martin, insieme alla sorella maggiore Mercedes, per l’esplosione delle gomme di Lance Stroll e Max Verstappen al Gran Premio dell’Azerbaigian.
Le due squadre, che condividono il motore e parte delle componenti tecniche delle monoposto, erano state infatti accusate dalla Pirelli di aver superato i limiti delle regole che impongono la pressione minima degli pneumatici, fino a provocarne, appunto, lo scoppio in gara.
Aston Martin non soffre con le gomme
Il risultato è stato un’immediata stretta da parte della Federazione internazionale dell’automobile, che ha introdotto direttive più severe in merito ai controlli sulle coperture. Il cambio di regole, però, all’atto pratico non ha affatto compromesso la prestazione della Aston Martin, come non ha mancato di rimarcare il team principal Otmar Szafnauer.
“Al Paul Ricard, entrambi i nostri piloti hanno percorso stint lunghi”, sono state le sue parole. “Spero che questo zittisca coloro che sostenevano che in qualche modo noi aggirassimo i regolamenti sulla gestione delle gomme. Noi non abbiamo mai violato le norme e non lo faremo mai. Semplicemente, comprendiamo molto bene come lavorare con le gomme e in Francia l’abbiamo dimostrato di nuovo. Abbiamo seguito le nuove direttive tecniche, ma le nostre gomme hanno funzionato comunque bene”.
La stoccata pungente alla Ferrari
Lo stesso non si può dire della Ferrari, che invece è andata in crisi proprio sull’usura degli pneumatici, precipitando in fondo alla classifica. Un notevole passo indietro sul fronte dei risultati che Szafnauer lega malignamente proprio al cambio di regolamenti, lanciando un’accusa nemmeno troppo velata a Maranello.
“Forse dovremmo prestare più attenzione ad alcuni dei nostri rivali che hanno perso competitività e scoprire esattamente che cosa stavano facendo”, è la stoccata finale del boss della Aston Martin. Che non nomina mai direttamente la Rossa, ma è fin troppo chiaro che sia lei la destinataria di questo attacco al veleno, e assolutamente inaspettato.
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