Al Montmelò prove convincenti per Morbidelli, anche sul passo gara. Le Yamah fanno paura anche qui. Ma ci sono anche le Ducati
Un lampo di Johann Zarco ha negato a Franco Morbidelli la soddisfazione di chiudere davanti a tutti la prima giornata di prove a Barcellona della MotoGP. Ma l’italo-brasiliano può comunque ritenersi molto soddisfatto di questo venerdì, dopo tante difficoltà patite nelle ultime gare.
E’ stato davvero un inizio di weekend importante per Morbidelli, che ha fatto vedere un ottimo ritmo per tutte e due le sessioni. Nella seconda, in particolar modo, non si è schiodato dall’1’40 basso, con qualche passaggio anche sull’1’39” alto. Bello il colpo di reni di Zarco, che comunque in ottica qualifiche è sempre temibile con la sua Ducati.
Bene anche il duo ufficiale Yamaha, con Fabio Quartararo e Maverick Vinales, 3° e 6°, sempre in palla, soprattutto con un ritmo molto vicino a quello sfoggiato da Morbido. Il francese è tra i favoriti domani per la pole e per una gara che lo scorso anno portò a casa dopo un periodo complicato, mentre ottimo il segnale di ripresa del compagno di box, forse merito anche dell’arrivo del veterano dei tecnici Silvano Galbusera. Può essere della partita anche lui.
Batte di nuovo un bel colpo la KTM, con Brad Binder quarto e con un gran passo. In qualifica sarà davvero un pericolo. Così come Pecco Bagnaia, che però deve trovare ancora qualcosa per domenica, visto che il ritmo non è ancora così costante come quello dei rivali. Stesso discorso per Jack Miller, anche se ha dato qualche segnale più confortante, con diversi giri sull’1’40 basso, soprattutto nel primo run.
Se nella top ten non fanno notizia Aleix e Pol Espargaro, praticamente cresciuti al Montmelò, è bello vedere in ottava posizione Enea Bastianini. Un ottavo tempo che significa tanto per il pilota italiano, finito nella bufera dopo il ko prima del via al Mugello ma che in questa prima parte di campionato ha fatto vedere sempre cose molto interessanti. L’entrata in Q2 potrebbe davvero rappresentare un primo segno di svolta per lui.
Chi invece dovrò partire per ora dalla Q1 sono Marc Marquez e Valentino Rossi. Lo spagnolo è alle prese ancora con i guai fisici che, con ogni probabilità, vista la situazione descritta da lui stesso anche in conferenza stampa, potrebbero accompagnarlo per tutta la stagione. Se poi ci mettiamo una Honda comunque in difficoltà tecnica dopo un anno senza i feedback del talento di Cervera, il quadro del momento è molto chiaro.
Così come è chiaro che Valentino Rossi così in MotoGP non può starci. Ancora una volta prove da quasi ultimo della classe, un ritmo che non c’è ma soprattutto una grande difficoltà in staccata e in percorrenza curva, come hanno mostrato i giri percorsi insieme a Vinales. Non si riesce a trovare uno spiragli odi luce. E ora c’è bisogno che a ragionare non siano solo i tecnici al box ma anche lo stesso pilota.
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