Riscatto Bottas a Portimao, Verstappen troppo nervoso: l’analisi

Dopo un inizio choc, ecco il risveglio di Bottas. Max mastica amaro ma deve mantenere la calma. Ferrari, strategie diverse ma che possono pagare

(Photo by Gabriel Bouys – Pool/Getty Images)

Se c’era qualcuno che a Portimao doveva dare un segnale di risveglio importante, quello era Valtteri Bottas. Dopo un inizio sottotono, il finlandese finalmente ha azzeccato la qualifica, centrando una pole importantissima per il morale.

Bottas, una pole dopo tante difficoltà

Le prime due gare della stagione per il finlandese sono state un vero trauma. Per meglio dire il continuo di un 2020 sotto le aspettative, ma anche con grandi bocconi amari manati giù. Il rischio di perdersi è stato serio. L’incidente di Imola con Russell e quel capo chino a bordo pista sono sembrati il simbolo di un pilota in crisi d’identità. La scossa però sembra arrivata proprio al momento giusto, su una delle piste più complicate del Circus.

Per una volta Bottas ha smentito quanto visto in precedenza, ossia prove eccellenti vanificate poi in qualifica. Il colpo il finnico lo ha assestato proprio al momento giusto. Ora servirà una gara altrettanto perfetta per far capire alla Mercedes che può contare ancora su di lui ma soprattutto a se stesso che può essere davvero il terzo incomodo (chiave) nella lotta tra Lewis Hamilton e Max Verstappen e non solo una mera comparsa.

Max furioso, ma serve pazienza

Non una qualifica delle migliori per Verstappen. E’ lui il più forte, non ci sono dubbi. Anche il weekend portoghese sta confermando che l’olandese e la Red Bull sono il binomio più forte. Ma qualcosa stavolta è andato storto. E non solo per colpa di Sebastian Vettel, che lo ha rallentato nel giro buono.

Il nervosismo mostrato a fine qualifica è sintomo di un qualcosa che è andato storto nella strategia, ma partire comunque dalla seconda fila non è male. Verstappen deve ritrovare da subito la calma necessaria, perché ha da la sua un ritmo superiore alle Mercedes. E se riuscirà a tenere a bada la sua foga, domani può dare ancora una volta una lezione a tutti.

Sainz e Leclerc, tattiche diverse ma (forse) vincenti

Il quinto e ottavo tempo delle Ferrari non devono ingannare. Visto quanto messo in campo dalla McLaren, sono il segno che la Rossa è al momento la terza forza in campo. E proprio per questo serve una gara senza errori, per non vanificare una vantaggio che, gara dopo gara, sta emergendo.

Charles Leclerc partirà con le medie, con le quali potrà gestire meglio la prima parte di gara. Servirà però mantenere un ritmo all’altezza, come visto nelle libere, dove ha mostrato di essere quasi alla pari con le Mercedes. Ma la variabile vento potrebbe sconvolgere i piani. Soffrirà di più Carlos Sainz Jr, che monterà invece le soft, ma con uno via di livello potrebbe assicurarsi comunque una Gp importante. Tutto starà nel consumo delle gomme e lo spagnolo dovrà essere molto gentile nelle prime tornate. Solo così potrà garantirsi qualche chance di podio. Anche se con Sergio Perez sarà una lotta molto complicata.

Finalmente Vettel

Va bene, l’aver ostacolato Verstappen ne ha macchiato il pomeriggio della riscossa. ma che bello rivedere Sebastian Vettel lì in Q3. Ha chiesto ancora qualche gara per rivedere l’Aston Martin in bagarre, ma il tedesco, che non entrava nell’ultima qualifica da Silverstone dello scorso anno, ha dato un segnale di risveglio. Tutte le critiche che gli sono piovute addosso in patria e non solo forse hanno dato l’esito sperato. Ora però servirà anche una gara a punti per cominciare davvero a credere in una rinascita vera. Perché uno con quel curriculum non se lo merita proprio di rimanere semplicemente “a galla”.

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