Canet e il pianto di Marquez: “Abbiamo capito che non è un robot”

Canet fantastico nella gara Moto2 a Portimao, dove ha pianto per il primo podio ottenuto nella classe. Lacrime pure per Marquez in MotoGP.

Aron Canet
Aron Canet (Getty Images)

Grande weekend in Portogallo per Aron Canet, che a Portimao ha conquistato il suo primo podio in Moto2. Secondo posto alle spalle di Raul Fernandez.

Dopo i due deludenti gran premi in Qatar, il pilota del team Aspar si è decisamente riscattato. Adesso deve dare continuità al risultato ottenuto nell’ultimo GP. In questo fine settimana si corre in Spagna, a “casa sua”, a Jerez. Nel 2020 sul circuito intitolato ad Angel Nieto fece dunque quinti posti, può fare bene anche quest’anno.

Aron Canet tra Moto2 e MotoGP

Canet in un’intervista concessa a Marca è tornato a commentare lo straordinario risultato di Portimao: «Non riuscivo a smettere di piangere. Ho rivisto la gara tre o quattro volte, è stata bellissima. Molte cose mi sono passate per la mente, lo scorso anno era stato duro e abbiamo sofferto. Anche in Qatar non è andata bene, ora sto rivedendo la luce».

A proposito del pianto che ha fatto per il secondo posto in Portogallo, ha citato anche quello fatto da Marc Marquez dopo la sua gara MotoGP: «Quando abbiamo visto Marquez piangere, ci siamo resi conto che non è un robot, abbiamo sofferto tutti noi».

Il pilota del team Aspar ci tiene a proseguire il campionato Moto2 sul livello visto a Portimao: «L’obiettivo è ripetermi e lottare per le vittorie, cercare di essere tra i primi cinque. I più forti sono Gardner e Lowes, ma Fernandez come rookie sta facendo bene».

Ovviamente per il futuro c’è il sogno MotoGP, ma ora è concentrato sul presente: «Penso che il passaggio più difficile sia dalla Moto3 alla Moto2. Anche se non sono stato campione in Moto3, mi sentivo pronto per il salto. Se hai la possibilità, devi prenderla».

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