Gioco di tattica: così la Red Bull punta a battere la Mercedes

Incoraggiata da questo avvio di 2021, la Red Bull ha trovato un altro escamotage per “rubare” segreti alla Mercedes.

(©Red Bull Twitter)

Per la sua nuova avventura da motorista assistito a distanza dalla Honda, la scuderia energetica ha avuto un colpo di genio. Acquisire del personale direttamente dal team rivale più diretto, ovvero la Mercedes.

A breve, tale Ben Hodgkinson, da 19 anni legato alla Casa della Stella, lascerà per trasferirsi a Milton Keynes, dove si sta lavorando sulle strutture che dal 2022 ospiteranno i reparti di lavorazione della power unit fornita dal produttore nipponico, fuori dalla F1 dal termine del GP di Abu Dhabi.

Il britannico occuperà il ruolo di direttore tecnico della Red Bull Powertrains. “Ci porterà un vasto bagaglio d’esperienza e competenze”, ha dichiarato il boss Christian Horner. “La neonata divisione rappresenta il più grande investimento in F1 da parte del nostro marchio dal 2005, garantendo per la prima volta un’autonomia sportiva, nonché una perfetta integrazione tra propulsore e telaio”.

Come sappiamo il brand di Sakura non abbandonerà l’equipe austriaca, ma la seguirà dal Giappone fornendole eventuale assistenza in maniera ufficiosa.

Una mossa legata al futuro

Il manager inglese ha tenuto poi a sottolineare come una simile nomina sia la conferma di un impegno a lungo termine. In pratica, al di là delle continue minacce d’abbandono perpetrate nelle ultime stagioni a causa di prestazioni al di sotto delle attese, specialmente quando la PU era targata Renault, il patron Dietrich Mateschitz non avrebbe alcuna intenzione di farsi scappare una piattaforma mondiale come quella offerta dal Circus per far pubblicità alle sue lattine.

Certo la permanenza e gli investimenti devono avere una contropartita in performance e risultati, ma qui si torna al discorso fatto da Stoccarda non troppi mesi fa tramite le voci di Toto Wolff e del Presidente Ola Kallenius. Le inquadrature nel corso di un weekend di gara portano un guadagno nettamente superiore a quello conseguente a qualunque campagna marketing di tipo tradizionale.

La vettura di Lewis Hamilton ai box del Gran Premio del Bahrain di F1 2021 a Sakhir
(Foto Steve Etherington/Mercedes)

Chiara Rainis

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