Pol Espargarò: “Non è il momento peggiore della mia carriera”

Pol Espargarò non è soddisfatto del 14° posto in griglia di partenza. In gara proverà ad unirsi al gruppo degli inseguitori.

Pol Espargaro
Pol Espargaro (getty images)

Pol Espargaró non brilla nel sabato di Portimao e deve accontentarsi della 14esima piazza, a fronte del 6° posto di un Marc Marquez ancora dolorante. Il catalano stenta a trovare un buon feeling con la Honda RC213V sul giro secco e spera di impostare un buon passo gara per centrare un buon piazzamento finale e raccogliere punti in classifica.

Di certo non è l’inizio di stagione che si aspettava e una caduta nelle FP4 ha complicato un po’ le cose. “Sto più o meno bene, ho un po’ di dolore al culo. Al momento sto bene. Il colpo è stato forte… Ho fatto un highside poco prima della Q1, quando devi cercare il limite della moto, ovviamente non è il momento migliore per cadere”. Il rammarico è non aver piazzato un buon tempo al mattino nella terza sessione di ibere. “Sono arrabbiato – ha ammesso Pol Espargarò -, penso di aver avuto una grande opportunità per entrare direttamente in Q2 e non ne ho approfittato, ho fatto due errori in due giri importanti che mi hanno lasciato fuori”.

Nella Q1 non è riuscito a piazzare il giro perfetto e nel Q1 ha lamentato un ritardo di 4 decimi dal compagno di box Marc Marquez. Serve esperienza con questa moto e uno stile di guida aggressivo non basta per approcciare con una RC213V che solo il Cabroncito sa portare al limite. Ma non è certo il momento di rammaricarsi: “Non è il momento peggiore della mia carriera, non sono lento. Non sono più lento degli altri né sono molto lontano da loro. Non è così”.

Infine Pol Espargarò parla della pole position annullata a Pecco Bagnaia in maniera un po’ ingiusta. “È impossibile per Pecco averla vista. È una discesa in cui sei molto preoccupato per l’avantreno, è una curva velocissima, a 180 km/h, e quella bandierina è impossibile vederla. Capisco i commissari quando a terra c’è un pilota che viene penalizzato in questo modo, ma devono anche capirci, la concentrazione in quel momento e non vedi niente. È inevitabile, non puoi vederla”.

Pol Espargaro
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