Dovizioso-Aprilia, tre giorni di test per capire se il matrimonio s’ha da fare

Da domani Dovizioso in pista a Jerez per testare la moto italiana. Dovesse andare bene, cosa accadrà? Rientro già nel 2021 in MotoGP?

(Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Il giorno tanto atteso è arrivato. Da domani, 12 aprile, Andrea Dovizioso proverà a Jerez l’Aprilia RS-GP. Per tre giorni il forlivese metterà a ferro e fuoco la moto italiana per capire le sue potenzialità (ma anche se stesso) e capire se il rapporto possa nascere davvero. E come potrà nel caso svilupparsi.

Una Aprilia nata bene

Che il progetto 2021 di Aprilia sia nato bene lo dicono i primi risultati di questa stagione. E sono quelli che hanno fatto decidere lo stesso Dovizioso di provare a rimettersi in gioco. La moto è stata la vera sorpresa dei due appuntamenti in Qatar. Sul giro secco Aleix Espargaro ha fatto vedere cose importanti. Il mezzo è equilibrato, è migliorato molto in maneggevolezza e in conduzione di curva, così come in accelerazione. Paga ancora qualcosina in termini di velocità pura, questo è vero, però l’Aprilia si fa portare al limite con una certa semplicità, quantomeno dallo spagnolo.

C’è ovvio ancora molto da lavorare, soprattutto in chiave gara, dove la moto ha fatto vedere un buon ritmo ma una perdita di prestazioni precoce rispetto alla concorrenza. Il settimo e il decimo posto di Espargaro, che ormai da cinque stagioni sta portando avanti lo sviluppo dell’Aprilia, hanno fatto capire che le potenzialità ci sono, ma serve ancora uno step deciso in avanti per poter davvero stare con i migliori.

I dubbi di Dovizioso

L’approccio tra Aprilia e Dovizioso parte da lontano. Già dopo la decisione di separarsi dalla Ducati nel corso del 2020 aveva fatto muovere il team italiano, che in più di una occasione ha tentato un approccio vero con il forlivese. La decisione del pilota però poi è stata quella di prendersi un anno sabbatico piuttosto che gettarsi in un progetto che non gli avrebbe garantito di tornare a lottare seriamente per qualcosa d’importante. Sicuro forse poi di ritrovare la MotoGP magari tra un anno.

Ma Marquez e la sua assenza ha fatto capire che forse tutti sono necessari a questa MotoGP ma nessuno è indispensabile. E forse è anche questo che ha smosso Dovizioso, oltre ai buoni segnali lanciati in pista dall’Aprilia.

I primi commenti ufficiali del Dovi sono rimasti ancora molto tiepidi: “Aleix è andato forte, quando nel turno entri e al secondo giro fai un tempone e sei primo in classifica significa che hai la moto in mano e sei molto convinto”, ha detto l’italiano riferendosi agli appuntamenti qatarioti. “Ha fatto due gare veloci, però siamo sempre in Qatar e anche il risultato Aprilia va preso con le pinze“.

Lo stesso manager, Simone Battistella, ha confermato: “Stiamo lavorando in ottica 2022, non pensiamo al 2021. Al momento è solo un test. Non abbiamo in programma altro né abbiamo parlato di altro. Potrebbe esserci un altro test o più di uno ma al momento abbiamo deciso soltanto di svolgere questo test per poi andare avanti”. Segno è che nonostante i tifosi lo vogliano di nuovo nella mischia, Dovizioso non vuole farsi prendere da facili entusiasmi e valutare veramente l’Aprilia e capire le sue potenzialità.

Dovesse andare particolarmente bene, l’idea di anticipare il rientro è tutt’altro che escluso. In Aprilia si punta sì su Lorenzo Savadori, che però sta dimostrando grosse difficoltà, dovute non solo a problemi fisici ma anche di adattamento al mezzo. Cosa che lascia più di un pensiero anche allo stesso Dovizioso.

Ma se il Dovi fosse convinto dei mezzi della RS-GP, un cambio in corsa può diventare realtà. Chissà se magari la spinta arrivi anche dal suo ex rivale, quel Marc Marquez pronto a rientrare a Portimao e che potrebbe scendere in pista anche lui a Jerez, ma con una Honda stradale, come fatto nei precedenti test personali.

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Dovizioso
Dovizioso (Getty Images)
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