MotoGP, Pol Espargarò: “Studiamo i dati e puntiamo alla top-5”

Pol Espargarò punta alla top-5 nella sua seconda gara con Repsol Honda. Il catalano può contare sui dati dello scorso week-end per migliorarsi.

Pol Espargaro
Pol Espargaro (foto Instagram)

Dopo il debutto con Honda concluso all’ottavo posto per Pol Espargarò è arrivato già il momento di alzare l’asticella. Buono l’esordio in sella alla RC213V, l’ex pilota KTM potrà confidare sui dati dello scorso week-end per migliorarsi sia nelle qualifiche che in gara, con l’obiettivo di provare a centrare la top-5. Già domani inizierà a fare sul serio, perché la FP2 sarà decisiva per entrare direttamente nella Q2.

Nel giovedì di vigilia ha parlato in conferenza stampa tramite Zoom per commentare il suo primo Gran Premio del Qatar ed elargire le sensazioni in vista del secondo round. Il suo passo gara non è lontano dai migliori: “Ero molto vicino al passo gara di Maverick, molto più di quanto mi aspettassi, ma sul giro più veloce siamo molto lontani. Per me la priorità in questo momento è la velocità sul giro. Prima di sabato avevo fatto solo 12 time-attack con questa moto e stavo già spingendo al limite, questo non è niente. È quello che stiamo analizzando ora, perché e come possiamo fare un lavoro migliore sabato. Ci siamo riusciti, domenica sarà più facile e potremo lottare per qualcosa di più grande”.

Qualifiche e partenza nel mirino

Pol Espargarò e la Honda hanno le carte in regola per migliorare il risultato finale, ma molto dipenderà dalla posizione di partenza. “Dobbiamo finire tra i primi cinque, questo è imperativo, molto importante. Penso che non sia impossibile, il ritmo che avevamo è essere lì. Io cercherò di migliorare un po’ il mio ritmo, la mia partenza per essere migliore, ma senza dubbio quel risultato penso non sia qualcosa di impossibile o qualcosa che sogniamo e che non possiamo ottenere al momento”.

Nella prima sfida con la Honda ha dovuto pazientare nei primi giri per prendere confidenza con la RC213V. Stavolta dovrà rischiare di più. “Più della metà della gara si perde già solo nel secondo giro, la partenza è importante, ma anche nei primi giri essere in coda ai piloti veloci, ai favoriti per vincere la gara, è qualcosa di cruciale”.

 

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