Miller: “Non sono Dovizioso, viviamo ancora del suo lavoro”

Durante questa stagione Miller è pronto a prendersi tutte le sue responsabilità, ma non vuole paragoni con Dovizioso.

Jack Miller
Jack Miller (Foto Dorna)

Domenica in Qatar Jack Miller è secondo molti il favorito alla luce di quanto mostrato durante i test invernali. Il rider australiano ha dimostrato di poter girare su un ritmo pazzesco e potrebbe essere anche lui la vera sorpresa di questa stagione. L’ex Pramac ha chiuso il 2020 in crescendo ed è pronto a dare l’assalto al titolo in questo 2021.

Durante la conferenza stampa l’australiano ha così commentato i test che lo hanno visto brillare: “Le cose possono andare in vario modo, adesso sono andate abbastanza bene. Nel team ufficiale c’è una pressione extra, però non ho avuto ancora il tempo di sentirla questa pressione. Sinora mi è andato tutto bene, non ho incontrato grandi difficoltà, ma magari arriveranno. Per ora tutto sembra filare liscio. C’è più staff e questa è una cosa positiva. Vedendo come è finita l’anno scorso penso che Joan sarà il favorito, ma poi ci saranno anche altri”.

Su Marquez, Miller ha le idee chiare: “Quando tornerà sarà pronto”

Miller ha poi parlato delle differenze avvertite ora che si trova in una squadra ufficiale: “Quando sei in un team ufficiale è diverso perché c’è tanta gente intorno a te. Io penso che nessuno sappia meglio di Marc i problemi che ha avuto. Se il medico gli dice di non andare deve rispettare queste decisioni. Quando lui sarà in forma ritornerà e sarà in grado di lottare”.

Questa stagione per il pilota australiano sarà per certi versi molto complicata. L’ex Pramac, infatti, dovrà sostituire un mostro sacro come Andrea Dovizioso, che in questi anni ha fatto benissimo con la Rossa lottando per il titolo contro Marc Marquez.

Su questo punto però Miller ha le idee chiare: “In Ducati sono forse quello con più esperienza. Sono contento di prendermi questo ruolo. Andrea però è Andrea e stiamo vivendo ancora ora di rendita grazie al lavoro fatto da lui negli anni scorsi”.

Antonio Russo

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