Fonsi Nieto: “Il ciclo di Dovizioso era già finito nel 2019”

Fonsi Nieto parla della fine del ciclo di Andrea Dovizioso e si dice fiducioso su Ducati e Pramac Racing.

Fonsi NIeto
Fonsi Nieto (getty images)

Ducati ha avviato la svolta storica nel Mondiale MotoGP puntando sui giovani Jack Miller e Pecco Bagnaia. Si chiude l’era dei veterani Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, con il forlivese costretto ad un anno sabbatico per aver trovato chiuse le porte più prestigiose. I vertici di Borgo Panigale hanno promosso la coppia piloti del team Pramac che fino all’anno scorso erano sotto l’egida di Fonsi Nieto.

La loro ascesa è una nota di grande merito per il team satellite, orgoglioso di aver coltivato due atleti assai promettenti. Non ci sarà un pilota di punta, almeno all’inizio, e forse non ci sarà mai. “Jack Miller ha già mostrato lo scorso anno di cosa è capace e Pecco Bagnaia, pur essendo stato molto sfortunato, quando ne ha avuto l’occasione ha dimostrato anche di poter essere lì – ha raccontato il figlio di Angel Nieto al giornale spagnolo ‘AS’ -. La scommessa della Ducati ha molto, molto successo. Penso che il ciclo di Dovizioso fosse già scaduto prima ancora dell’inizio dello scorso anno, quindi ribaltare tutto e creare nuovi stimoli, sia per gli ingegneri, sia per i piloti e anche per i tifosi, è una scommessa super saggia”.

Il ritorno di Marc

La stagione 2021 forse non realizzerà il grande sogno iridato, ma c’è massima fiducia nelle scelte adottate. “Sono due piloti di grande talento. Miller è capace di tutto e voglio davvero vederlo combattere contro Marquez. E non vedo l’ora di vedere Pecco. Spero che possano gestirlo così come lo gestiamo noi in Pramac, avendo lo stesso buon ambiente, lavorando insieme e condividendo dati, come hanno fatto in Pramac”.

Servirà dedizione e saggezza per farsi spazio al vertice nel prossimo campionato. Accontentarsi di un risultato modesto quando si affronta un week-end storto, spingere al limite quando è la giornata giusta. Il congelamento dei motori lascia prevedere un Mondiale abbastanza simile a quello dell’anno scorso, ma i tecnici Ducati sono certi di aver rimediato alla mancanza di feeling con la gomma posteriore Michelin. La vera incertezza è il ritorno di Marc Marquez che potrebbe sovvertire gli equilibri in pista. Ma Fonsi Nieto spera di rivederlo quando prima in griglia. “Da tifoso non vedo l’ora che torni… I piloti che hanno fatto bene lo scorso anno non vedono l’ora di lottare con lui ora”.

La fame di Zarco

Nelle file del team Pramac arriveranno due piloti promettenti: l’esperto Johann Zarco e il debuttante Jorge Martin. Nomi che lasciano presagire risultati a dir poco incoraggianti con un binomio inedito che porterà grandi soddisfazioni. “Abbiamo grandi aspettative per quest’anno, perché Zarco, ben gestito e con la nostra moto, potrà fare molto bene. Penso che abbia una spina nel fianco per non aver preso la squadra ufficiale per lui e sarà affamato e disposto a dimostrarsi brutale, e questo è un bene”.

Johann Zarco
Johann Zarco (foto Instagram)
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