MotoGP, Alex Rins: “Ho deciso di non operarmi”

Alex Rins si dice pronto a qualsiasi calendario, l’obiettivo sarà uno solo: provare a vincere il titolo mondiale 2021.

Alex Rins
Alex Rins (getty images)

L’ annullamento del primo dei due test pre-stagionali previsti per la MotoGP 2021 costringe i tecnici dei team a lavorare su tempi più ristretti dopo la prima raccolta dati in Qatar. Suzuki ricomincerà con il titolo di campione del mondo in tasca e proverà a difenderlo dagli assalti avversari. Dal canto suo Alex Rins proverà a ripetere l’impesa riuscita al compagno di box Joan Mir nel 2020.

Si riparte da Losail a marzo con un doppio test, dopo l’annullamento della prima uscita a Sepang: “È una pista che ci piace molto ed è un po’ scioccante scoprire che non andremo al test”, ha detto Alex Rins nel podcast di ‘Por Orejas’ dei colleghi spagnoli di Motorsport.com “L’ultimo messaggio che ho ricevuto dal mio manager è stato che dovevo andare a Sepang il 15 febbraio. Non me lo aspettavo affatto. Da parte della Suzuki, proveremo a fare dei test sulla moto, possibilmente in Qatar, ma è chiaro che dobbiamo fare qualcosa prima della prima gara”.

Calendario e infortunio

Saranno cinque i giorni di test per i piloti, non sarà certo un problema per Alex Rins e Suzuki, dato che la GSX-RR apporterà poche modifiche. “Se dovessimo iniziare l’anno con un nuovo motore, un nuovo telaio, lo troverei più complicato”. Discorso diverso per quei piloti che devono cambiare costruttore, come Danilo Petrucci e Pol Espargarò. L’emergenza Covid-19 lascia ancora qualche dubbio sul calendario, ma Rins non sembra preoccupato: “Mi sto preparando a pieno per la prima gara in Qatar e se le circostanze non mi permetteranno di guidare continuerò ad allenarmi per quello che potrebbe venire”. L’obiettivo sarà molto chiaro: “Ci siamo avvicinati l’anno scorso, ma non ce l’abbiamo fatta”.

Colpa anche di un infortunio alla spalla rimediato nella gara d’esordio del 2020 a Jerez. Alex Rins ha deciso di non intervenire chirurgicamente dal momento che non c’era la necessità: “Non pensavamo fosse necessaria perché non mi disturba. È più di natura visiva. Quindi non vado in sala operatoria e mi sento molto bene. Ho fatto molto motocross e la mia spalla risponde bene”.

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