Albon, un talento bruciato? Lui intanto si sfoga sui social

Dopo appena due stagioni in F1 Albon è già fuori dei giochi. Colpa sua o di Red Bull? Intanto arriva lo sfogo social.

Alex Albon (©Getty Images)

Il sistema Red Bull, lo sappiamo, come ti crea, ti distrugge. Lo ha fatto in passato con i vari Buemi, Bourdais, Alguersuari. Lo ha replicato più di recente con Kvyat e probabilmente con Albon andrà a finire allo stesso modo. Promosso in F1 nel 2019 con l’allora Toro Rosso, Alex è passato nel main team dal Belgio dello stesso anno per sostituire il deludente Gasly. Quest’anno però, nella sua prima stagione completa con gli energetici, non si è rivelato all’altezza del compito e a fronte di appena due podi (Mugello e Bahrain) in diciassette gare, la dirigenza formata dal severo talent scout Helmut Marko e dal boss Christian Horner, che tuttavia ha cercato di spingere per la sua conferma fino alla fine, hanno optato per lasciarlo a casa, senza neppure il beneficio del declassamento toccato a Daniil e Pierre.
Seppur esterno al gruppo austriaco Sergio Perez è stato preferito all’inglese, ovviamente dispiaciuto per il mancato rinnovo che per lui equivale al termine del suo sogno nel Circus.

“Non posso mentire ragazzi, fa male”, ha condiviso su Instagram il suo rammarico. “Ho dato tutto, ma non è stato abbastanza. Voglio dire un grande grazie a tutti voi che mi avete sostenuto durante tutto questo campionato, specialmente ai miei fan thailandesi. Con tutte le diverse opinioni che ci sono state, voi siete stati sempre pronti a spronarmi”. In effetti il licenziamento del 24enne era nell’aria da parecchi mesi. Da subito apparso incapace di reggere il ritmo del compagno di box Verstappen, ha peggiorato ulteriormente la sua posizione con diversi errori evitabili e di certo le voci circolanti nel paddock non gli hanno dato la tranquillità che forse avrebbe meritato.

“Non mi arrendo, ho dedicato la mia vita alle corse e non lascerò che si fermi qui”, ha aggiunto combattivo e speranzoso. “Ho altro da dare. La mia intenzione è tornare nel 2022 e sventolare di nuovo la bandiera thailandese!”.

Se guardiamo al precedente di Hulkenberg, raggiungere l’obiettivo rientro sarà una specie d’impresa. Forse, se la Red Bull non avesse affrettato i tempi e lo avesse fatto crescere nell’attuale Alpha Tauri, oggi ci troveremmo a raccontare una storia diversa.

 

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Red Bull (©Getty Images)

Chiara Rainis

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