Chiarito il caso Mazepin. La donna palpeggiata era d’accordo

Aveva fatto scalpore il video pubblicato da Mazepin in cui palpeggiava una donna. Dopo l’intervento della FIA, arriva il chiarimento.

L’opinione pubblica, si sa, è diventata molto sensibile al tema minoranze e sessismo, reale o presunto, dunque il fatto che immediatamente qualcuno abbia voluto lanciare una petizione su Change.org è stato più che normale. L’unico problema è che il caso non sussiste.

La ragazza mezza nuda seduta sul sedile posteriore di una macchina e ripresa mentre viene palpeggiata al seno dal futuro pilota della Haas Nikita Mazepin era d’accordo con lui. A dirlo è stata lei stessa. “Ho postato questo video nel suo Instagram come per scherzo. Sono veramente dispiaciuta. Posso darvi la mia parola che è una brava persona e che non farebbe mai nulla per ferirmi o umiliarmi”, ha sottolineato la donna di cui non si conosce l’identità.

Già balzato all’onore delle cronache per una battuta infelice sul Coronavirus e per alcune intemperanze in pista, il moscovita si è messo una volta di più in cattiva luce. Sicuramente la sua marcia di avvicinamento alla massima serie non poteva avvenire in maniera peggiore. Va detto che non è una novità per l’equipe americana avere a che fare con driver borderline. Qualche anno fa la riserva Santino Ferrucci, impegnato in F2, si era reso protagonista di un tamponamento volontario ai danni del compagno di squadra Arjun Maini, venendo alla fine sospeso dalla FIA.

Con un simile precedente, senza citare i vari episodi con Grosjean e Magnussen, il team a stelle e strisce si è sbrigato a prendere le distanze e a stigmatizzare il comportamento poco consono del giovane russo, costretto prima a cancellare le immagini e poi a scusarsi pubblicamente via social.

“I principi etici e la diversificazione culturale ed inclusiva del nostro sport sono di massima importanza per la Federazione Internazionale e la F1”, si legge invece sulla nota pubblicata dall’ente che si occupa degli aspetti sportivi della categoria, in pieno accordo con la squadra fondata da Gene Haas.

Chiara Rainis

Impostazioni privacy