La Red Bull nega di aver preso Perez. Sarà soltanto tattica?

Mentre la F1 si mobilita perché Perez non esca dalla F1, alla Red Bull temporeggiano e allontanano l’ingaggio del messicano.

Ce la farà Sergio Perez a conservare un volante in F1? Questa è la domanda più gettonata del momento nel paddock e tra i seguaci della massima serie a ruote scoperte. Stando alla classifica generale che vede il messicano addirittura in quarta posizione alle spalle dei due Mercedes e del pupillo della Red Bull Max Verstappen, nonché alle sue recenti prestazioni, un posto dovrebbe averlo di diritto, ma il Circus, si sa, può essere impietoso e ingiusto, pronto a premiare chi ha i soldi a discapito del talento.

Quando manca un solo GP alla fine della stagione un solo sedile non è stato ancora assegnato, ovvero quello della scuderia energetica, conteso tra l’attuale proprietario Alex Albon, il pensionato Nico Hulkenberg e appunto Checo, che se chiamato alla corte di Christian Horner, potrebbe riscattarsi dal deludente anno in McLaren nel 2012.

“La sua vittoria in Bahrain non avrà alcuna influenza sulla nostra decisione”, si è sbrigato a dichiarare ad f1-insider.com Helmut Marko. “Conosciamo i punti di forza e le debolezze dei nostri candidati. Al termine del round di Abu Dhabi ci metteremo al tavolo e prenderemo una decisione”. Nulla è scontato, nulla è certo, quindi, anche se la speranza è che l’abile e arguto manager austriaco stia facendo lo stesso gioco fatto in estate dalla Racing Point quando negò di aver ingaggiato Sebastian Vettel fino al giorno dell’annuncio.

Clamorosamente nelle ultime ore si è fatta largo un’altra interessante ipotesi, l’arrivo a Milton Keynes di George Russell. Un pazza idea, nonché poco percorribile dato il legame a doppio filo che unisce l’inglese alla Mercedes. “E’ un pilota della Frecce Nere e per di più gestito da Toto Wolff con cui ha un contratto decennale, per cui è fuori questione. Per quanto ci riguarda nel nostro vivaio vantiamo driver giovani e di talento come Yuki Tsunoda. Per il resto la performance di domenica l’avrebbero potuta fare in molti con quella macchina”, la frecciata conclusiva in pieno stile Marko.

Chiara Rainis

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