Clamorosa retromarcia della Ferrari: ora si schiera a favore della Red Bull

La Ferrari cambia idea e ora accetta il piano di congelamento dello sviluppo dei motori dal 2022 proposto dalla Red Bull

La Ferrari di Sebastian Vettel davanti alla Red Bull di Max Verstappen al Gran Premio di Turchia di F1 2020 a Istanbul
La Ferrari di Sebastian Vettel davanti alla Red Bull di Max Verstappen al Gran Premio di Turchia di F1 2020 a Istanbul (Foto Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Con una clamorosa inversione a U, la Ferrari (e probabilmente anche la Renault) sembrano essersi decise a dare il benestare al piano della Red Bull che prevede il congelamento dei motori di Formula 1 a partire dalla stagione 2022. O, quantomeno, a trovare una soluzione di compromesso.

Il blocco allo sviluppo dei propulsori sarebbe infatti fondamentale per i Bibitari, poiché permetterebbe loro di rilevare la struttura della Honda, avviata verso l’addio alla Formula 1, e proseguire la costruzione delle loro power unit in casa. La Mercedes aveva già concesso il proprio semaforo verde a questa idea, ma la Rossa di Maranello, invece, si era messa di traverso. Almeno, fino ad oggi.

Ferrari ci sta… ma a due condizioni

“Comprendiamo l’intenzione della Red Bull di continuare ad utilizzare il loro motore Honda per il futuro”, ha dichiarato venerdì il team principal Mattia Binotto. “Abbiamo svolto degli incontri nei giorni scorsi con la Formula 1 e la Federazione internazionale dell’automobile. Credo che, come Ferrari, comprendiamo la situazione. E, in un certo senso, sosteniamo questo tentativo di anticipare di una stagione, di un anno, il congelamento dei motori (inizialmente pianificato per il 2023, ndr)”.

Il Cavallino rampante ci sta, insomma, ma a patto che vengano accettate le loro condizioni. Ovvero, quella di anticipare di dodici mesi anche il nuovo regolamento dei motori, al 2025, e di introdurre “un meccanismo di convergenza”, che permetta ai propulsori meno performanti di avvicinarsi alle prestazioni dei migliori.

Red Bull accoglie il cambio di rotta

La notizia del via libera della Ferrari è stata accolta con comprensibile soddisfazione dalla Red Bull. “Credo che tutti i principali leader dell’industria automobilistica, i responsabili dei costruttori, riconoscano che investire nello sviluppo di questi motori non sia razionale, in vista dell’arrivo delle nuove tecnologie per il 2025 o il 2026”, ha commentato il team principal Christian Horner. “Credo che anche per la Renault sarebbe logico concordare, ma vedremo. Quello che ci incoraggia è che la Ferrari sia pronta a sostenere la nostra posizione”.

Il team in pista a Sakhir, in Bahrein
Il team in pista a Sakhir, in Bahrein (Foto Ferrari)
Impostazioni privacy