Jack Miller: “La regola della bandiera gialla è stupida”

Jack Miller ritiene che la regola della bandiera gialla che annulla il giro sia inutile. Gli fa eco anche il collega Cal Crutchlow.

Jack Miller
Jack Miller (getty images)

Jack Miler è fortemente contrario alla regola della bandiera gialla e chiede che venga rimossa. Questa prevede che, quando vengono sventolati in un settore, quel giro viene annullato per il pilota che lo attraversa. Secondo la Direzione di Gara questa norma serve a proteggere i commissari durante il loro lavoro, anche se molti piloti lo vedono come un attacco al loro lavoro.

Tra coloro che sono contrari a questa regola c’è Jack Miller che si è visto cancellare il suo miglior giro nella terza sessione di prove libere del Gran Premio di Teruel. Ma non è stato l’unico, dal momento che anche Crutchlow, Miguel Oliveira, Álex Márquez e Joan Mir hanno visto il loro miglior tempo annullato a causa di questa regola, che vale sia in prova che nelle qualifiche. “Mostra solo che il sistema è difettoso, come ho detto in Race Direction”, ha spiegato il pilota australiano del team Ducati Pramac. “Questo sistema non funziona, chiaro e semplice. Penso che fosse una regola stupida quando è stata inventata e applicata, e penso ancora che sia una regola stupida ora”.

Jack ha pronta anche un’alternativa a suo dire molto più valida. “Penso che dovrebbe esserci una regola che dice che se cadi nella stessa curva di qualcun altro e la moto si sta dirigendo verso di loro, come Marc [Marquez] a Silverstone [nel 2013], allora dovrebbe essere applicata una penalità perché ovviamente hai spinto troppo”. Dello stesso parere anche Cal Crutchlow: “Per certi versi sono d’accordo con la regola, per altri versi i media e le persone a casa e in televisione vogliono che la FP3 sia una sessione di qualifica, quindi se c’è un incidente ad ogni giro non vedono nulla a causa delle bandiere gialle. Certo, quando arriviamo all’ultima curva non ci fermeremo tutti, siamo sui nostri giri veloci”.

Jack Miller sul tracciato del MotorLand di Aragon (Getty Images)
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