Stefan Bradl svela il segreto dell’exploit di Alex Marquez

Stefan Bradl svela uno dei possibili motivi che hanno portato al secondo podio di Alex Marquez. Il nuovo setting della RC213V ha contribuito all’ascesa del rookie.

Stefan Bradl
Stefan Bradl ad Aragon (getty images)

L’exploit di Alex Marquez ha portato una ventata di ottimismo nel box Honda, alle prese con una delle peggiori stagioni della sua storia dopo il forfait di Marc Marquez. Taka Nakagami vorrebbe studiare i suoi dati, Cal Crutchlow ha fatto i complimenti al rookie, Stefan Bradl svela i motivi di questa improvvisa ascesa. “Alex ha apportato tutte le modifiche al set-up che la Honda chiede al momento. Lo ha già fatto durante i test del martedì dopo il primo GP di Misano. Da allora è migliorato a piccoli passi “, ha spiegato il collaudatore tedesco a Speedweek.com.

Autore di una rimonta da incorniciare ad Aragon, Alex Marquez è stato sul punto di sfiorare la vittoria. E’ mancato solo il sorpasso finale su Alex Rins, ma inizia a comprendere la RC213V, una moto non certo facile con cui familiarizzare. Con lei ha fallito persino un pentacampione del calibro di Jorge Lorenzo e dal prossimo anno ci proverà Pol Espargarò.  “Capisce molto bene la moto al momento. Questo lo ha reso molto competitivo domenica. Posso solo congratularmi con lui. Ha guidato una gara incredibile, giù il cappello”.

Bradl continua a testare

Nel box HRC si continua a lavorare sul telaio, ogni sessione di libere diventa un’occasione per studiare modifiche, aggiornamenti, nuove componenti. “Abbiamo apportato cambiamenti radicali dopo le prove del venerdì. Prima di allora, ci siamo affidati maggiormente al set-up del test team. Ora abbiamo un set-up che tutti i piloti possono affrontare un po’ meglio, credo. Ma finora mi sono imbattuto in un limite che finora non sono riuscito a superare in qualifica, devo prendere ancora più fiducia e adattare il mio stile di guida. Ma sono contento perché stiamo marciando nella giusta direzione a piccoli passi”.

Stefan Bradl non considera Alex Marquez un avversario, sa bene che il suo ruolo di pilota è provvisorio. Il suo compito è contribuire all’evoluzione del prototipo per renderlo più accessibile a tutti. “Abbiamo avuto momenti difficili. Non siamo stati molto competitivi negli ultimi mesi. E senza Marc la situazione è diventata ancora più difficile. Ma abbiamo mantenuto la calma; abbiamo continuato a lavorare e abbiamo provato qualcosa di nuovo ancora e ancora… Non possiamo mollare adesso”.

Leggi anche -> MotoGP, Taka Nakagami: “Mi piacerebbe vedere i dati di Alex Marquez”

Alex Marquez a Le Mans (Getty Images)
Alex Marquez a Le Mans (Getty Images)
Impostazioni privacy