MotoGP, Joan Mir risponde a Casey Stoner: “Lasciamolo parlare…”

Joan Mir rincorre la prima vittoria in MotoGP, ma resta uno dei favoriti per la vittoria del titolo Mondiale. E non risparmi qualche critica agli ex campioni…

Joan Mir (getty images)

Joan Mir è la più grande rivelazione di questa stagione MotoGP 2020. Secondo in classifica a dieci distanze da Fabio Quartararo, è in corsa per il titolo mondiale pur senza ottenere una vittoria. Lo spagnolo dell Suzuki non sente la pressione iridata, e questo può giocare a suo favore, ma l’obiettivo primario è mettere i piedi sul gradino più alto del podio della classe regina.

In un’intervista esclusiva a Marca, il maiorchino ha fatto un bilancio di quanto avvenuto nella prima parte di questa stagione. Lo spagnolo ha voluto ricordare uno dei suoi momenti più memorabili, il sorpasso su Valentino Rossi nella prima gara di Misano, fatto che vorrebbe ripetere alla sua prima vittoria nella classe regina. “Se potessi scegliere, in questo momento che Marc Marquez non c’è, lo vorrei fare a Valentino. Sarebbe un sogno. Ma se no mi basta vincere, basterebbe”.

L’assenza di Marc Marquez

Ad Aragon potrebbe arrivare la giusta occasione, sarebbe una decisa sferzata sulla corsa al Mondiale. Anche se secondo alcuni osservatori esterni il titolo 2020, senza Marc Marquez, avrebbe un significato diverso, quasi inferiore. “È così bello parlare dall’esterno, dai pensionati e così via – ha detto Joan Mir -. Quello che non capisco è che, in teoria, Casey (Stoner) è scomparso da qui, giusto? Ma sembra solo fare commenti di questo tipo. Non capisco. Lascialo parlare di quello che vuole, dà la sua opinione. Da casa, sul divano, è molto comodo”.

Gli infortuni fanno parte del gioco e Joan Mir ricorda quanto successo, ad esempio, nel 2013. “Penso che la stessa cosa sia successa a Marquez nella sua prima stagione in classe regina, quando Pedrosa e Lorenzo si sono infortunati. Ma questo significa che questo Mondiale ha meno valore per lui? Niente affatto, sicuramente è quello che ha più valore perché è il primo. Non capisco che “siccome Marquez non c’è, il valore è inferiore”. Marquez ha rischiato molto nella prima gara e si è infortunato. Ma fa parte della competizione”.

Le cadute e gli infortuni sono parte integrante di questo sport, il rischio a volte si paga, gli infortuni sono fatali per le ambizioni di un pilota. “Cosa sarebbe successo se Marquez non fosse caduto? Beh, non lo sappiamo, ma per ora nella prima gara è caduto. Cosa sarebbe successo se Joan Mir non fosse caduto a Brno? Bene, in questo momento sarebbe il leader del Mondiale. Dobbiamo vivere nel presente, nella situazione che è e sfruttare al massimo tutti, al massimo, l’opportunità che molte persone hanno in questo momento per poter lottare per i Mondiali”.

Joan Mir MotoGP
Joan Mir (Getty Images)
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