Coronavirus, scandali e poca velocità: così la Ferrari arriva a Melbourne

Si preannuncia un Gran Premio inaugurale della stagione in Australia complicato per la Ferrari, tra coronavirus, scandali e rendimento deludente nei test

Charles Leclerc in pista nei test F1 di Barcellona (Foto Ferrari)
Charles Leclerc in pista nei test F1 di Barcellona (Foto Ferrari)

Non è certamente questo l’inizio della stagione 2020 di Formula 1 che la Ferrari auspicava. Il Cavallino rampante si presenta al via del Gran Premio inaugurale in Australia con numerosi motivi di preoccupazione: dall’epidemia di coronavirus che ha costretto ad inserire anche Maranello tra le zone rosse individuate dal governo, allo scandalo per la presunta irregolarità dei suoi motori 2019, senza dimenticare i risultati complessivamente deludenti emersi dai test precampionato.

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Per quel che riguarda l’emergenza sanitaria, la Scuderia non è stata sottoposta a restrizioni, ma anche la Gestione industriale della Rossa prosegue il suo lavoro come previsto: “Ferrari ha attivato tutte le misure necessarie”, recita un comunicato diramato in queste ore, “per consentire ai propri dipendenti di svolgere la propria attività lavorativa nelle migliori condizioni possibili e quindi, in questo momento, conferma la sua continuità operativa. Questa continuità è ovviamente soggetta a quella dei nostri fornitori con i quali siamo in costante contatto. Dialoghiamo continuamente con le autorità e siamo pronti ad adattare le sue misure di sicurezza in merito all’evoluzione della situazione nella consapevolezza che la salvaguardia della salute e del benessere dei nostri dipendenti è di assoluta priorità”.

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Binotto: “Facciamo divertire i tifosi”

Quanto alle polemiche politiche e al rendimento in pista, ci ha pensato invece il team principal Mattia Binotto a fare il punto a pochi giorni dal primo semaforo verde del Mondiale a Melbourne. “Dopo un lungo inverno di intenso lavoro nel quale abbiamo costruito e sviluppato la nostra monoposto è giunto il momento di avere una prima affidabile indicazione di quale sia il nostro livello di performance e di quanto efficaci siano le migliorie che abbiamo introdotto negli ultimi mesi”, commenta l’ingegnere italo-svizzero. “Sappiamo perfettamente che i nostri rivali sono molto forti, ma siamo anche consapevoli di quanto lunga sia la stagione che ci aspetta e di quanto gli sviluppi, l’affidabilità e la nostra efficienza nei vari processi potrà essere importante. Affronteremo tutte le sfide che ci attendono da squadra, consci dei progressi che dobbiamo fare e consapevoli di avere alle spalle tanti straordinari tifosi in tutto il mondo”.

Una responsabilità, quella di tenere alta la bandiera tricolore per tutti gli appassionati di Formula 1, che la Ferrari avverte ancor più pressante sulle proprie spalle in questo momento di crisi che sta vivendo tutta la nostra nazione. “L’Italia, il nostro Paese, e il mondo intero stanno vivendo tempi non facili”, riconosce Binotto, “e noi, come parte della Formula 1, abbiamo il compito di provare a strappare un sorriso o quanto meno di far divertire il pubblico che come sempre attende la prima gara della stagione con una trepidazione simile a quella che anima me e tutti i ragazzi della Scuderia”.

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto (Foto Ferrari)
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto (Foto Ferrari)
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