Vi sono gioielli che non andrebbero mai venduti, ma custoditi con cura. Il pluricampione scelse di cedere la sua mitica F40.
La storia della F40 incomincia nei magici anni ’80. Enzo Ferrari per celebrare i 40 anni della sua creatura decise di incaricare i migliori tecnici su piazza per elaborare l’auto più veloce di sempre. Prima di lasciare questo mondo il Commendatore di Modena, oramai 90enne volle togliersi un ultimo sfizio. Commissionò ad Aldo Brovarone, Leonardo Fioravanti e Pietro Camardella, sotto la guida di Nicola Materazzi, un progetto inedito che poi avrebbe aperto nuove frontiere al Cavallino. Dallo stabilimento di Maranello sarebbe dovuto uscire una vettura con tutto il know-how maturato in pista nella massima categoria del Motorsport.

Il cuore pulsante un V8 2.936 cm³. Un motore sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro per una esperienza di guida da brividi. Il rapporto peso-potenza sulla F40 era di 2,58 kg/CV con una potenza specifica di 163 CV/litro. Scatto bruciante da 0 a 100 km/h coperto in appena 4,10 secondi. Lo 0 a 200 km/h avveniva in 11,30 secondi. La top speed dichiarata era di 324 km/h.
La F40 pesava appena 1.155 kg, grazie a un telaio a traliccio tubolare in acciaio con vasca abitacolo con pannelli scatolati di rinforzo in materassino di kevlar. Aveva materiali all’avanguardia, come il kevlar appunto che serviva per rinforzare la scocca, e la fibra di vetro per la carrozzeria, vantando un clamoroso coefficiente aerodinamico di 0,34. La biposto aveva un passo di 2.450 mm, la carreggiata anteriore di 1.594 mm e quella posteriore di 1.606 mm. Un mostro che poi aprì una tradizione continuata dalla F50 e dalle moderne hypercar come la F80.
In vendita la Ferrari F40 del Professore
Dopo i fasti con McLaren la Ferrari propose ad Alain Prost di scrivere la storia al volante della Rossa. Una trama non molto diversa da quella di Hamilton nei tempi moderni. Il matrimonio finì con un divorzio anticipato e parole di fuoco da parte del francese che poi, dopo un anno di pausa, tornò in F1 per vincere il quarto e ultimo titolo in carriera con la Williams nel 1993. Il Professore almeno ebbe in dote una delle 1.315 unità di F40 realizzate dalla Casa modenese.
Il telaio numero 83249 venne elaborata nella configurazione più pura: senza catalizzatori né sospensioni regolabili. Prost la firmò ma non la usò mai. La vettura è passata di mano e ora è tornata in vendita con solo 4.765 km. Verrà venduta all’asta ad Abu Dhabi il 5 dicembre 2025, con una stima compresa tra 3,2 e 3,7 milioni di dollari (2,7 e 3,1 milioni di euro). Una cifra molto alta, ma lo zampino del Professore avrà un impatto. Date una occhiata al video in alto del canale YouTube Drive N Slide. Uno splendore che, con il rialzo delle quotazioni, finirà nel garage di un collezionista dal palatino fine.





