Il gruppo Stellantis si trova nuovamente invischiato in una campagna di richiami, che scatterà proprio in questi giorni. Il problema riguarda i motori di 700.000 auto circa, scopriamo tutti i dettagli.
Il mercato delle quattro ruote è costretto a fare i conti, quasi quotidianamente, con i richiami, che colpiscono un gran numero di veicoli e per le più svariate motivazioni. Stellantis ha dovuto fare i conti con lo scandalo dei motori PureTech per diversi anni, ma anche quello degli airbag Takata, che lo scorso anno hanno condotto ad un maxi richiamo di oltre mezzo milione di veicoli tra Citroen C3 e DS3.
Inoltre, proprio in questa settimana è stato avviato il richiamo di 63.000 auto tra Alfa Romeo Giulia e Stelvio negli USA, per via di un guasto al software che impedisce la corretta visualizzazione della telecamera posteriore a bordo. Insomma, di problemi non ne mancano per Stellantis, che deve fronteggiare anche il calo delle vendite che prosegue ormai da un paio di anni. Nel frattempo, è arrivata un’altra pesantissima tegola per il colosso di John Elkann, che vede coinvolti oltre 700.000 modelli e ben quattro marchi differenti. Andiamo a scoprire cosa sta accadendo.
Stellantis, richiamate 700.000 auto con motore diesel
Secondo quanto riportato dal sito web “L’Automobile Magazine“, Stellantis dovrà richiamare oltre 700.000 vetture equipaggiate con i motori 1.5 BlueHDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi, vale a dire tutti propulsori diesel, che sono a bordo di vetture come Peugeot, Opel, Citroen e DS Automobiles. Dunque, non sono colpite dal problema vetture di marchi italiani, ma è comunque un guaio non da poco da risolvere per il colosso dell’automotive. In base a ciò che è stato comunicato, il problema non rappresenta un pericolo diretto per la sicurezza dei conducenti, ma lo è per quella dei veicoli.

Infatti, il tutto è legato ad una spia che non si accende correttamente in caso di problemi al sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Nel caso in cui si verificasse un guasto, chi è al volante non verrebbe avvisato in caso di malfunzionamento di elementi quali il catalizzatore ed il filtro antiparticolato. La spia di controllo, infatti, potrebbe andare a non accendersi come dovrebbe. Ciò non è conforme alle norme che regolano le emissioni inquinanti. Stellantis avrebbe già iniziato ad avvertire i proprietari del problema, e pare che la riparazione richiederà solo una mezz’ora, in cui verrà installato un nuovo aggiornamento del software che si occupa di gestire tutto il motore.