I numeri del Gruppo Stellantis iniziano a essere veramente allarmanti. Vi sono auto che hanno fatto la storia che tutta Italia rivorrebbe in chiave moderna.
I fatturati del colosso italo-francese sono in picchiata. Nel primo semestre del 2025, Stellantis ha registrato ricavi netti per 74,3 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto all’anno precedente, con una perdita netta di 2,3 miliardi. Il quadro generale dell’Automotive europeo è in affanno, perché con 1,3 milioni di immatricolazioni nel mercato EU30, Stellantis si conferma il secondo OEM nei primi 6 mesi dell’anno. La sua posizione apicale non è scalfita, ma i dati cominciano a preoccupare.
Nei veicoli commerciali il Gruppo ha chiuso con +1,4 punti percentuali, mentre la filiera ha avuto un tracollo del 13%. In Francia, Stellantis ha raggiunto una quota vicina al 30% year-to-date, sia nel totale sia nel segmento elettrico. Peugeot e Citroen hanno trascinato le vendite con la nuova C3, la 208, la 2008 e la E-3008.
I marchi italiani per rialzare i numeri dovrebbero puntare su vecchie glorie del passato, come la Fiat Punto e l’Alfa Romeo Giulietta. I nostalgici sentono la necessità di questi due modelli che hanno venduto a iosa per anni e che non hanno avuto eredi. La nuova Punto non è stata esclusa dai programmi futuri della Casa torinese, ma tanto dipenderà dal nuovo piano industriale. La Giulietta secondo l’ex CEO Imparato ha già una erede nella gamma del Biscione, sebbene la Tonale abbia forme e caratteristiche molto diverse.
Il nuovo corso di Stellantis
L’ex amministratore delegato, Carlos Tavares, ha puntato forte sulle auto elettriche. Una scelta che non ha pagato e che il suo sostituto, Antonio Filosa, avrebbe rivalutato. Nel 2026 in Casa Fiat dovrebbero arrivare le nuove Giga Panda e Fastback e poi nel 2027 un nuovo pick-up. Il CEO Francois non avrebbe chiuso le porte a un ritorno della Punto. Quest’ultima dovrebbe avere una sua personalità per non infastidire Opel Corsa e Peugeot 208. Date una occhiata al render dell’architetto e designer Tommaso D’Amico.
La Lancia, dopo il nuovo linguaggio stilistico inaugurato con la Ypsilon, potrebbe rilanciare anche Delta e Gamma. L’Alfa Romeo ha puntato sui SUV ma la mancanza di un’auto compatta stile Giulietta si fa sentire. Se l’obiettivo sarà quello di allargare la gamma, allora sarebbe meglio provare a renderla anche variegata. Nonostante la fase difficile il Gruppo Stellantis può fare affidamento su tantissimi modelli storici di qualità.