Nello stato di crisi in cui è piombato il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA il Presidente John Elkann vorrebbe far cassa con una serie di cessioni eccellenti.
L’amministrazione di una azienda non è molto diversa nei principi della gestione di una famiglia. In tempi di crisi, un buon padre di famiglia, si siede al tavolino con la moglie e cerca di capire cosa tagliare per risparmiare e rinvestire in altro. John Elkann, da buon padre di famiglia, a causa di una crisi che attanaglia l’azienda da circa due anni, sta cercando di contenere i danni lasciandosi consigliare dal nuovo amministratore delegato, l’italiano Antonio Filosa, che ha sostituito il portoghese Carlos Tavares.
La crisi aziendale sta portando a scelte difficili, ma inevitabili, che pesano anche e soprattutto sulle teste degli operai che si vedono esposti al licenziamento o certamente alla cassaintegrazione. L’uomo dei (presunti) miracoli, Filosa, sta studiando come operare per sanare le tasche dell’azienda che piangono. Maserati e Alfa Romeo sono molto prossime ad una cessione, già questa rappresenterebbe una perdita di un pezzo importante del Gruppo. Ma ora si parla anche della cessione di altre società.
La mossa di John Elkann
L’erede dell’impero di Gianni Agnelli potrebbe decidere di vendere la società di car sharing Free2Move. Secondo quanto riporta Bloomberg sarebbe stato lo stesso gruppo automobilistico a contattare alcuni possibili acquirenti di Free2Move, ciò rientrerebbe in un nuovo piano industriale che servirebbe a smantellare la precedente gestione Tavares, incentrata principalmente sulle auto a pile, che non è stato di esito positivo in alcune scelte aziendali.

Cerchiamo di fare chiarezza: Free2Move offre servizi di car sharing in città europee come Parigi, Madrid, Roma e Amsterdam, oltre a Washington, DC. Purtroppo non sono arrivati i risultati sperati e ciò sta portando il Gruppo capitanato da Elkann a valutare una possibile cessione. Vero o non vero che sia, i fatti ed i tempi daranno risposta sul futuro di certe operazioni. Al momento si cerca di ragionare con prudenza perchè le sfide sono molteplici e tutte difficili nella nuova industria 2.0. Con una concorrenza cinese in espansione sui mercati occidentali, nulla è scontato e tutto è in divenire.