Il quattro volte campione del mondo, Max Verstappen, da solo sta mettendo a nudo tutta l’inconsistenza tecnica della Scuderia Ferrari negli ultimi 20 anni.
La Ferrari continua a latitare in una situazione drammatica nella massima categoria del Motorsport. Nonostante la Red Bull Racing abbia corso sostanzialmente con il solo Verstappen, nel 2025, il gap è di soli 14 punti. La Rossa è al terzo posto a -4 dalla Mercedes che ha avuto evidenti difficoltà con il rookie Kimi Antonelli, almeno sulle tappe europee.
Il fattore Hamilton non ha dato quel quid in più alla Scuderia, anzi sembra aver tolto quel mordente, in termini di costanza, che trasmetteva Carlos Sainz. Lo spagnolo avrà avuto tanti difetti e avrebbe preteso sempre di più, ma la sua ultima vittoria è anche l’ultima del Cavallino, a Città del Messico, ed è datata 27 ottobre 2024. E’ trascorso quasi un anno e Hamilton e Leclerc non sono stati in grado di vincere un singolo GP. La maggior parte della responsabilità è della squadra che, ancora una volta, ha fatto grandi proclami non mantenuti.
La Ferrari avrebbe dovuto puntare a tecnici di qualità per invertire la rotta. Adrian Newey, dopo un lungo corteggiamento, ha scelto di migrare all’Aston Martin e diversi ingegneri hanno lasciato negli ultimi anni la squadra modenese, provando nuove esperienze all’estero. Il team principal, Frederic Vasseur, una volta ottenuto il rinnovo pare aver tirato i remi in barca. Si punterà tutto sul 2026, sperando di regalare ai piloti della Ferrari una monoposto all’altezza delle loro ambizioni.
La statistica mortificante di Max Verstappen
Il pilota classe 1997 della Red Bull Racing, con il trionfo di Baku, ha raggiunto le 67 vittorie in carriera in F1. Dal GP di Suzuka del 2004 ad oggi la Ferrari si è fermata a 66. Ciò vuol dire che in più di 20 anni con campionissimi straordinari la Scuderia non è riuscita nemmeno a pareggiare i trionfi di un giovane che ha debuttato nel 2015, ma che ha cominciato a vincere con regolarità dal campionato 2021.
Numeri inquietanti se considerate la rosa di nomi che va da Schumacher, Massa, Raikkonen, passando per Alonso, Vettel, Leclerc e Hamilton. Tutti super piloti che hanno raccolto molto meno del dovuto. L’ultimo campione del mondo della storia della Scuderia è stato Ice-man, mentre nel 2008 il Cavallino fu rampante per l’ultima volta in classifica costruttori. Michael Schumacher si è ritirato nel 2006, e dopo il mondiale di Raikkonen, solo Alonso ha sfiorato al volante della Rossa due riconoscimenti iridati, nel 2010 e nel 2012.