Andata in fumo l’intera eredità di Sergio Marchionne: smantellato anche l’ultimo tassello

L’eredità di Sergio Marchionne avrebbe dovuto rendere ricchissima la Fiat. Per il Gruppo Stellantis si è fatta nerissima.

La fine di Marchionne ha rappresentato la chiusura di un capitolo di un libro scritto in tutte le lingue del mondo. Il maggior merito di Sergio Marchionne fu nello svecchiare la FIAT e di trasformare un’azienda sull’orlo di un baratro in un gruppo dal respiro internazionale, aperto al mondo e alla globalizzazione. Oggi, quella eredità di pensiero, di disciplina sul lavoro, sembra essere finita in fumo e non resta che il ricordo di un uomo, che con capacità, determinazione e genio ha dato un futuro alla FIAT.

Sergio Marchionne
La verità sull’eredità di Sergio Marchionne (Ansa) Tuttomotoriweb.it

Cosa è rimasta del suo messaggio, della sua scuola? Molto poco, di certo la politica aziendale improntata alle auto elettriche oggi si scontrerebbe con la visione del manager italo-canadese. Marchionne non aveva celato i suoi dubbi circa le auto EV. Immaginando un futuro dell’auto nell’ibrido ma non certo nell’elettrico. Il suo contributo ed impegno è servito anche in F1, in veste di Presidente, alla Ferrari, sebbene non arrivò il tanto agognato titolo con Vettel e Raikkonen protagonisti.

La verità sull’eredità di Sergio Marchionne

Dopo aver salvato la FIAT, nel 2007 il manager creò la divisione FCA Italy. Stellantis ha deciso di far sparire questo emblema, andando a modificare del tutto i piani con la nascita di un nuovo sotto-gruppo. La multinazionale ha scelto di fondare Stellantis Europe.

Marchionne profezia auto elettriche
Marchionne parole durissime (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Marchionne voleva attrarre gli altri gruppi all’Italia e non il contrario. La sede di Stellantis Europe almeno è la stessa di FCA Italy in quel di Torino, in Corso Giovanni Agnelli 2000. Purtroppo il lavoro di Marchionne è rimasto incompiuto a causa della sua prematura morte, ed oggi il Gruppo Stellantis sta attraversando una crisi senza precedenti.

La gestione Tavares non ha portato nulla di buono, e senza il suo capitano si naviga a vista tra incertezze e mancanza di visione d’insieme. L’eredità del manager italo-canadese è andata in fumo e ciò che resta è l’impronta della sua narrazione di un’azienda che voleva allargare confini e visoni di produrre auto su scala globale ma in pieno stile italiano. Spetta a Filosa cogliere il testimone e riportare in alto il Gruppo Stellantis.

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