La Yamaha mai uscita in Italia che avrebbe fatto il botto: endurona futuristica

La Casa di Iwata ha prodotto straordinari modelli che non sono giunti alle nostre latitudini. Scopriamo l’endurona Yamaha che era anni luce avanti a tutte.

Le youngtimer aprano il cassetto dei ricordi in chi oggi ha qualche ruga sul viso. La nostalgia si può provare per tante cose anche per una motocicletta o una rivista di settore che ci proietta nel passato, in quegli anni d’oro dell’adolescenza a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, dove in Giappone spopolavano le enduro specialistiche e non, che hanno fatto la storia del motociclismo dalle ruote tassellate. Honda XR, Yamaha TT, Suzuki DR, facevano la voce grossa mentre le cugine piccole a 2 T, imitavano le grandi, ma con stile e ricercatezza.

Le icone Yamaha
Yamaha leggendarie enduro (Ansa) Tuttomotoriweb.it

Oggi sono Youngtimer, moto ricercatissime dagli appassionati, soprattutto se originali e in buone condizioni, sono arrivate dopo un quarto di secolo fino a noi proprio perchè concepite e pensate per durare. L’Europa in quegli anni ha visto un’esplosione modaiola delle enduro a 2 T, ma alcuni modelli non sono sbarcati sulle nostre coste, ed è stato un gran peccato perchè ancora oggi le si rimpiange.

Prima su tutte: la DT200R, telaio da 125 venne montato sul quale fu montato un motore da 200 cm³ a due tempi con 30 CV e peso inferiore ai 100 kg. Un concentrato di tecnologia per l’epoca, con il freno a disco anteriore, telaio a culla e cerchi in alluminio. Evoluzione di una stirpe: DT200R (37F, 1984): motore 195 cm³ a 2 tempi con 30 CV a 8.500 giri, sistemi Yamaha YPVS e YEIS, monoammortizzatore con link e forcellone in alluminio.

Ma non solo: DT200R (1TG, 1985): potenza portata a 32 CV, frizione rinforzata, rapporti rivisti e nuovo cilindro. DT200R (2LR, 1987): stessa base ma con aggiornamenti estetici, grafiche ispirate alla gamma YZ, la sorella corsaiola. DT200R (3ET4, 1988): restyling completo, 33 CV, radiatori doppi, forcella maggiorata da 41 mm, interasse allungato e ciclistica più imponente. Peso salito a 107 kg, ma più comoda e fruibile su ogni terreno.

Le icone Yamaha

In Giappone sfruttabilissime anche le entry level da 50 cc, come la DT50 (1982): 49 cm³, 7,2 CV e appena 75 kg. Un vero “mini-cross” con prestazioni da riferimento nella categoria. Moto che avevano un potenziale enorme e facevano sognare i più giovani con il pallino delle customizzazioni. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube Medina Motors.

La DT125R 123 cm³ da 22 CV, ciclistica da moto, ma peso contenuto in 96 kg, ideale per muovere i primi passi nel fuoristrada. Ultima della dinastia, nel 1997 debuttò la DT230 LANZA (4TP). Il suo monocilindrico di 224 cm³ erogava 40 CV a 8.500 giri ha avuto vita breve sul mercato a causa delle norme antinquinamento. Pagine di storia contemporanea per non dimenticare cosa ci ha fatto battere davvero il cuore nei lunghi pomeriggi d’estate.

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