Il Presidente di Stellantis, John Elkann, ha scelto di lanciarsi su un nuovo marchio in grande ascesa. Si tratta di un competitor della Fiat.
L’industria dell’automobile in una altalenante crisi fatta di alti e bassi si trova a fare i conti con l’espansione del mercato cinese e la concorrenza asiatica sulla base di un nuovo mondo, scritto anche da burocrati e normative. Il principio della domanda vacilla davanti alla mancanza di una piena neutralità nelle scelte di mercato e la strategia commerciale di oggi potrebbe dare segnali di cedimento domani, come è accaduto nel caso del Gruppo Stellantis.
Fuori dalle polemiche che sono nate intorno alle scelte dell’ex CEO del Gruppo, vale a dire Carlos Tavares, oggi ci troviamo a discutere delle sfide e della nuova partita che il presidente Elkann si trova a fare al tavolo dei grandi. Le strategie nel settore sono indispensabili per quadrare i conti e i bilanci a fine anno. Una partita a scacchi con la concorrenza, un continuo confronto con il mercato globale ma nel rispetto delle regole dettate dall’Europa.
Elkann e la nuova era dell’automotive
In questa strategia Elkann ha giocato di anticipo con una operazione fruttuosa proprio perchè di respiro internazionale: nel dicembre del 2015, il Dahua Technology, assieme all’azionista di controllo Fu Liquan ed il direttore Zhu Jiangming, ha creato la Zhejiang Leapmotor Technology Co. Ltd, definita semplicemente Leapmotor, marchio che ha poi esordito nel mercato cinese nel 2017.

Ne è nata la joint venture con rapporto di 51/49, una mossa sicuramente conveniente per Stellantis: nel primo semestre del 2025, il margine operativo è stato del 14%, con un utile netto di 4 milioni di euro, pari a 30 milioni di yuan. Il boom è stato dettato anche dal lancio nel Vecchio Continente del SUV C10 e dell’utilitaria T03, entrambe elettriche. La city car per disegno e funzionalità ricorda la Smart. Il fatturato è quasi triplicato a quota 2,9 miliardi di euro, per un complessivo +174%. Sono stati venduti ben 221.664 veicoli nel primo semestre, con l’obiettivo di chiudere a 600.000 immatricolazioni ed i numeri sono in crescita. Un’operazione ben pensata dal N.1 di Stellantis, una buona mossa che sta mettendo sotto scacco la concorrenza.