Persino il direttore tecnico della Ducati, Luigi Dall’Igna, ha mandato un messaggio chiaro a Pecco Bagnaia, sempre più ombra di sé stesso.
Alzi la mano chi avrebbe mai immaginato una crisi così profonda di Pecco Bagnaia dopo l’esperienza maturata in MotoGP con la Ducati? Il torinese ha iniziato a correre su Desmosedici dalla stagione 2019, dopo aver celebrato il successo nella classe di mezzo l’anno precedente. Il prodotto dell’Academy di Valentino Rossi iniziò il suo percorso nella classe regina con il team Pramac, lo stesso che è diventato poi campione con Jorge Martin.
Pecco Bagnaia e Jack Miller, dopo un biennio di rodaggio, vennero catapultati nel team factory al posto di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Il cavallo di punta nei programmi della squadra ufficiale sarebbe dovuto essere l’australiano, sulle orme di Casey Stoner. Miller non diede sfoggio di regolarità e talento sulla Desmosedici, mentre in sordina l’italiano incominciò a ottenere risultati di spessore già a metà campionato 2021. La dura battaglia con Fabio Quartararo venne persa, ma Bagnaia capì di poter puntare al mondiale nella stagione successiva.
Pecco nel 2022 e nel 2023 si è laureato campione del mondo della classe regina con merito, sfruttando anche bene le qualità di moto spaziali. L’italiano, infatti, piegò la resistenza del Diablo e di Martinator. Quest’ultimo si è rifatto con gli interessi nella scorsa annata, detronizzando il torinese nell’ultimo round di Valencia.
La critica a Bagnaia
Primi test di Sepang sulla Desmosedici GP25 e immediatamente Pecco ha avvertito una mancanza di feeling. L’arrivo di Marc Marquez ha inciso nella misura tale che il torinese (1 vittoria nel 2025) ha capito di non essere più il preferito in squadra. Con Miller prima e Bastianini poi Pecco non aveva mai dovuto subire umiliazioni, anzi era il centro del progetto della squadra ufficiale.
Come riportato dal sito spagnolo Motosan, Luigi Dall’Igna avrebbe dichiarato: “Con Pecco vorrei fare di più, perché credo che possa farlo e che se lo meriti. Tante volte però, anche quando le cose vanno bene succede qualcosa e la situazione peggiora. Con questa moto si può fare meglio e lui lo sa, penso che debba continuare a migliorare e lavorare”. Ci sono dei problemi di natura psicologica che stanno limitando Gofree o anche di natura tecnica? A giudicare dai trionfi sbalorditivi di Marc è principalmente una questione di testa.