La Ferrari F40 in fiamme a Monaco ritorna all’antico splendore: valore ridotto, ma bellezza immutata

Vi sono bolidi che non possono non essere recuperati, a maggior ragione se lontani dall’epoca d’oro dei motori. Questa Ferrari F40 è stata salvata.

Le immagini del rogo della Ferrari F40 sulle anguste stradine del Principato fecero il giro del mondo, facendo piangere gli amanti dei gioielli iconici del Cavallino. La prima hypercar della storia della Casa modenese, tanto desiderata da Enzo Ferrari, prese fuoco per un surriscaldamento nell’area posteriore dove alloggia il motore.

Bolide in fiamme
La Ferrari F40 in fiamme (YouTube) – TuttoMotori.it

La biposto divenne un simbolo negli anni ’80 con il suo look robusto. La F40 aveva un passo di 2.450 mm, la carreggiata anteriore di 1.594 mm e quella posteriore di 1.606 mm. Pesava soli 1.155 kg. La berlinetta vantava un telaio a traliccio tubolare in acciaio con vasca abitacolo con pannelli scatolati di rinforzo in materassino di kevlar e fibra di kevlar con resina epossidica. L’apertura del cofano motore è a conchiglia come sulle vetture Sport Prototipo.

Le sospensioni anteriori e posteriori erano indipendenti, con bracci trasversali molle elicoidali e barra stabilizzatrice. La vettura era curata in ogni aspetto per risultare la vettura più veloce al mondo (324 km/h). La produzione del V8 2.936 cm³, nacque da un lavoro inedito. Il motore sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro, sprigionava 478 CV (352 kW) a 7000 giri/min, con una coppia massima 577 Nm a 4000 giri/min.

Il restauro della F40 bruciata

La trasmissione era manuale a 5 rapporti, più retromarcia, con frizione bidisco a secco e montato longitudinalmente. Il rapporto peso-potenza è di 2,58 kg/CV con una potenza specifica di 163 CV/litro.

Le performance? Scatto da 0 a 100 km/h avveniva in appena 4,10 secondi. Lo 0 a 200 km/h si copriva in 11,30 secondi. La RM Autosport di Monaco, specializzata in restauri di alto livello, ha ridato vita all’esemplare bruciato. Date una occhiata al video del tragico rogo pubblicato sul canale YouTube GD2005.

Gli interni sono stati rifatti. Il motore è stato smontato e ricostruito pezzo dopo pezzo. Solo la parte anteriore era rimasta intatta. Dopo 5 anni i lavori sarebbero in dirittura d’arrivo e la F40 a breve tornerà a sfoggiare il suo vestito più bello tra le strade di Monaco. Il valore non sarà più milionario, ma rimane un gioiello.

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