Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e nuovo pilota della Ferrari, dovrà affrontare un’altra brutta notizia, che è appena stata resa nota. Per la sua attività è stata dichiarata la bancarotta.
Tra poco più di una settimana la F1 tornerà in pista a Zandvoort, per le prove libere del Gran Premio d’Olanda. Si tratta di un appuntamento che non ha mai sorriso più di tanto alla Ferrari, e considerando le caratteristiche della pista, in relazione a quello che è il deludente progetto SF-25, ci viene difficile pensare che possa andare meglio rispetto al passato. Lewis Hamilton dovrà certamente dare dei segnali, dopo una prima parte di campionato sotto le aspettative.
Il sette volte iridato si trova a -42 punti da Charles Leclerc nel mondiale piloti, un gap che non rende bene l’idea di quanto siano state ben differenti le prestazioni dei due sino ad oggi. Hamilton percepisce circa 60 milioni di dollari l’anno dalla Ferrari, ed un rendimento del genere non è accettabile, specie se si ha un curriculum come il suo. Una reazione è attesa a stretto giro, ma le brutte notizie per lui non sono finite.
Hamilton, fallisce Neat Burger che era nata nel 2019
Dopo l’annuncio della crisi nella scorsa primavera, è arrivata la notizia che in molti si aspettavano. Le Neat Burger di Lewis Hamilton e Leonardo DiCaprio è andata in fallimento, e si trattava di una catena di hamburger vegani che era stata aperta nel 2019. Dopo le difficoltà dell’ultimo periodo, è entrata in liquidazione, nominando lo studio FRP Advisory come liquidatore, sancendo la sua uscita di scena. Pochi giorni fa, il pilota della Ferrari aveva presentato un. nuovo prodotto del suo marchio di bevande analcoliche Almave, chiamato Humo, una sorta di distillato che è a base di agave Espadin, raccolta in Messico.

L’obiettivo di Neat Burger era quello di proporre un’alternativa vegana ai celebri fast food che fanno leva su hamburger farciti con la carne, ed i primi risultati erano stati buoni. Sono stati aperti otto locali a Londra, ed anche a Milano ne arrivò uno, in Via Vittorio Veneto, per poi spingersi sino a New York. Due anni fa era stato chiuso il punto vendita negli USA, e l’ultimo store britannico è stato chiuso di recente, portando al licenziamento di ben 150 persone. Non una bella notizia per Hamilton, che sta già vivendo di suo un’annata sportiva molto negativa. E gli hamburger vegani sono stati un flop totale.