Il fine settimana del Gran Premio del Belgio è stato, sino ad ora, un incubo per Lewis Hamilton, fuori in Q1 sia nelle qualifiche della Sprint Race che in quelle per la gara. Oltre alla sospensione, c’è un’altra novità per il britannico.
Un week-end umiliante per un sette volte campione del mondo, in cui vengono dei seri dubbi sulle condizioni attuali di Lewis Hamilton. L’asso di Stevenage è ormai al canto del cigno? Solo il tempo potrà dircelo, ma il giudizio che emerge da Spa-Francorchamps è stato, sin qui, lapidario. Il britannico non ha superato la tagliola del Q1 né nelle qualifiche della Sprint Race che al sabato, commettendo due errori decisivi nei giri in cui si giocava tutto.
Al venerdì si è girato alla Bus Stop, a seguito di uno strano bloccaggio del posteriore, mentre nelle qualifiche del sabato il suo giro decisivo è stato cancellato per track limits all’Eau Rouge. Hamilton non è veloce ed ha duramente criticato la sua squadra, suggerendo di modificare le metodologie di lavoro in chiave futura. Su questo fronte, è impossibile non essere d’accordo con Sir Lewis, visto che la Scuderia modenese non vince nulla da quasi vent’anni, ma quando si fanno certe affermazioni, poi bisogna dimostrare, in pista, di essere ancora competitivi. E considerando che Charles Leclerc si è messo in terza posizione sulla stessa macchina, c’è molto da riflettere.
Hamilton, nuovo ingegnere delle prestazioni in Belgio
In quel di Spa-Francorchamps, secondo quanto riportato dal giornalista Daniele Sparisci del “Corriere della Sera“, nel team tecnico di Lewis Hamilton ha fatto il proprio esordio un nuovo ingegnere delle prestazioni, che è stato promosso dal remote garage della Ferrari, situato a Maranello. In ogni caso, le cose non sembrano evolversi in maniera positiva, e la nuova sospensione posteriore non ha, per il momento, portato a quell’incremento di prestazioni in cui si poteva sperare.

La Ferrari ha nuovamente deluso le attese, ed Hamilton appare nervoso, insofferente, pur parlando di un team che, a suo dire, avrebbe un potenziale molto elevato. Il britannico ha scritto alcuni dossier su cui lavorare assieme alla squadra, così da cambiare le metodologie di lavoro e far fare un netto salto di qualità agli uomini di Maranello in chiave futura. Che qualcosa debba essere modificato non se lo sta inventando nessuno, dal momento che i risultati continuano ad essere scadenti. Ma sarà fondamentale intervenire quanto prima, prima che sia troppo tardi.