Valentino Rossi rischiò di non arrivare mai in MotoGP: la rivelazione che sciocca i fan

La carriera di Valentino Rossi sarebbe potuta essere stroncata sul nascere, ma l’aiuto di un grande medico cambiò tutto. Ecco cosa accadde.

La prima 24 ore di Le Mans della carriera di Valentino Rossi si è conclusa con un mesto ritiro, proprio mentre era in lotta per il podio. La BMW #46 del team WRT che aveva guidato al meglio è stata vittima di un incidente che ha visto protagonista il suo compagno di squadra Ahmad Al Harthy, ma in ogni caso, il pilota di Tavullia ha fatto un’ottima figura, dimostrando che anche nel mondo delle quattro ruote è in grado di mettere in mostra la sua classe.

Valentino Rossi ha rischiato tantissimo
Valentino Rossi leggenda della MotoGP (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Valentino Rossi, di certo, è un protagonista ancora oggi del mondo del motorsport, ed è logico che dopo il suo ritiro, avvenuto a fine 2021, la MotoGP non sia stata più la stessa. A distanza di tanti anni, è emerso un racconto drammatico che riguarda proprio il nove volte iridato, che avrebbe potuto terminare la propria carriera nel Motomondiale sul nascere. Ecco chi lo ha salvato da un grave pericolo.

Valentino Rossi, il racconto del mitico DottorCosta

La carriera di Valentino Rossi nel Motomondiale iniziò nel 1996 con l’Aprilia in classe 125, categoria che dominò l’anno successivo. In un’intervista concessa al sito web “InSella.it“, il grande dottor Claudio Costa ha raccontato un episodio molto negativo nella vita del “Dottore”, che sollevò anche alcuni dubbi relativi al proseguimento della sua attività professionale, ma ogni preoccupazione fu poi allontanata grazie al fondatore della Clinica Mobile.

Valentino Rossi 125 parla il DottorCosta
Valentino Rossi 125 in azione (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Ecco le sue parole: “Quando correva in 125, Valentino Rossi ebbe un brutto incidente d’auto con il padre Graziano, che gli causò un forte trauma cranico. Secondo i medici, anche la sua carriera era a rischio. Io lo portai a Villa Serena, una casa di cura a Forlì, e lì studiammo il suo prezioso e meraviglioso cervello. Ricordo che dissi alla madre che avrebbe potuto correre già la domenica dopo in Indonesia, ed è così che infatti fece“.

Il DottorCosta ha poi raccontato le altre imprese del pilota di Tavullia, con il quale però il rapporto si interruppe bruscamente: “Ricordo che a Le Mans, nonostante una spalla non in perfette condizioni, fece la pole position e giunse secondo in gara dietro a Lorenzo. Al Sachsenring aveva 40 di febbre, ma chiuse davanti a tutti. Quanto accadde al Mugello è una ferita ancora aperta per me, perché mi ricordo che, da medico, sbagliai proprio io“.

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