C’è stata una esaltazione collettiva del tifo ferrarista per il terzo posto di Leclerc ad Imola a 7 secondi dal leader Verstappen. Ecco la verità di Carlos Sainz.
Se le seconde guide rappresentano i veri valori delle monoposto in pista, non coperte dal talento degli alfieri di punta dei top team allora la situazione non è così positiva al box Ferrari. Dopo tanta attesa ad Imola hanno debuttato gli sviluppi sulla SF-24. Gli aggiornamenti principali sono arrivati nella zona delle pance e del fondo. Ci si attendeva un netto balzo in avanti, ma c’è stato veramente?
Leclerc è arrivato nella medesima posizione in cui è scattato dalla griglia. Non è sembrato, particolarmente, a suo agio sulle mescole medie e solo nella prima finestra di utilizzo delle hard ha trovato il giusto ritmo per rosicchiare secondi alla McLaren di Norris.
Quest’ultimo è arrivato negli scarichi di Max Verstappen con una gestione più oculata delle mescole per un assalto finale al leader. Il punto della questione è che la RB20 è risultata troppo brutta per essere vera. Solo un tempo mostruoso in Q3, determinato anche da una scia sul rettifilo di partenza, ha permesso a Verstappen di essere davanti alle McLaren.
Piastri avrebbe dovuto partire secondo ma è scalato dietro ad entrambe le Ferrari per una penalità di 3 posizioni per impeding. Questo dettaglio ha aiutato non poco la Rossa a festeggiare il primo podio di Leclerc ad Imola. Sergio Perez è arrivato ottavo, sverniciato a più riprese dai colleghi, e a quasi 1 minuto dalla vetta.
Sainz, autore di una gara anonima e di sofferenza, è arrivato a 22 secondi da Verstappen dopo una strategia pessima. La seconda guida del team di Woking, Oscar Piastri, è giunto a 14 secondi dal vincitore. Questi dettagli sono rilevanti per comprendere il reale valore della Rossa.
L’evoluzione della SF-24 avrebbe dovuto portarla a lottare per la vittoria, sfruttando le difficoltà della RB20. Leclerc non è parso al settimo cielo e solo l’applauso del pubblico sugli spalti gli ha tirato fuori un sorriso. Carlos Sainz si è lamentato spesso via radio della mancanza di passo rispetto alla McLaren. “Per qualche motivo, tante cose si sono allineate e ho faticato molto – ha annunciato lo spagnolo a Motorsport.com – Penso che sappiamo più o meno il perché, ma dobbiamo essere sicuri di trovare delle modifiche per Monaco. Non è qualcosa legato al setup, è legato ad altre cose di cui, ovviamente, in F1 non parliamo. Ma abbiamo visto un paio di cose sul lato aero e sul lato motore, soprattutto a inizio gara, che dobbiamo risolvere“.
Un appello che ha lasciato i fan a bocca aperta. La SF-24 Evo è tutt’altro che pronta per interrompere il dominio della RB. Monaco e Montreal non saranno piste così indicative, ma a Barcellona ci renderemo conto dei reali valori tecnici della Rossa nel confronto con McLaren e RB.
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