Le EV hanno un potenziale enorme, ancora inespresso. In Italia non hanno ancora preso piede in modo massiccio, ma questa novità tecnica potrebbe convincere gli scettici.
Acquistereste mai una vettura sportiva 100% elettrica? La maggior parte dei puristi vi dirà che non ha molto senso guidare una supercar silenziosa e che non trasmette le sensazioni alla guida delle classiche con motori termici. Di base le EV appaiono essere le auto perfette per dei brevi spostamenti in città e per coloro che ammirano lo sforzo ecologico che sta investendo il mondo.
Alcuni segmenti appaiono quanto mai legati al piacere di guida e non possono conoscere compromessi come le city car. Per questo motivo la Ferrari si è presa un grande rischio nell’annunciare la produzione della prima supercar full electric della sua storia che arriverà nel 2025. Tanti altri grandi marchi hanno deciso di puntare all’elettrico, cavalcando un trend che dal 2035 sarà sempre più impattante nell’industria.
Verranno, infatti, bloccate le vendite delle auto con motori a combustione, comprese le ibride, ed un gioiello come la SF90 Stradale potrebbe non avere tanta strada nel prossimo futuro. Le vetture elettriche, al di là della problematica dell’autonomia, non arrivano ancora a sprigionare un piacere di guida simile a quello delle vetture a combustione.
Le batterie risultano un macigno per l’agilità della supercar e sul piano delle prestazioni la risposta del motore è diversa. Se nelle prime fasi, ovvero nello scatto da 0 a 100 km/h, un’auto elettrica sembra imbattibile, va ricordato come chi acquista un’auto sportiva vorrebbe anche godere di un handling da sogno.
Auto elettrica, la novità che cambia tutto
L’azienda tedesca Deep Drive ha elaborato un motore da 475 cavalli che verrà lanciato nel 2027 ed eroga sino a 5400 N-m. La casa bavarese ha lavorato su una soluzione innovativa, con un flusso radiale, che adotta due rotori: uno interno ed un esterno, divisi da due cuscinetti d’aria, che massimizzano le performance.
Il motore vanta anche il nuovo sistema di avvolgimento che garantisce un fattore di riempimento delle fessure superiori all’80%. Grazie ad un design innovativo e l’utilizzo di un ingranaggio cilindrico a due stadi e un inverter integrato in carburo di silicio (SiC) con albero di uscita coassiale, sono ridotti gli ingombri senza pesare sui costi.
L’unità CSD 450 garantirà una coppia motrice di 430 Nm e una potenza in uscita di circa 312 C. I rapporti di trasmissione variabili forniranno coppie in uscita comprese tra i 2.700 e i 3.800 Nm. Il CSD 700 avrà una coppia in uscita fino a 5.400 Nm e una potenza in uscita di circa 475 CV. L’unità di trasmissione verrà integrata nelle ruote o installata come una tradizionale trasmissione centrale. I prevedono auto di vari segmenti con potenze clamorose.