Il Fanatec GT regala spettacolo ad Hockenheim, con il successo andato alla Mercedes di Marciello. Soffre Valentino Rossi.
Termina il fine settimana del Fanatec GT World Challenge ad Hockenheim, con Audi e Mercedes che si sono divisi le vittorie. Se la giornata di sabato era stata dominata dalla casa di Ingolstadt, in gara due è stata la AMG-GT3 #88 dell’Akkodis ASP Team, affidata a Timor Boguslavsky ed al nostro Raffaele Marciello.
La vettura di testa ha anche sofferto di un problema al cambio nel finale, ma è riuscita comunque a mantenere la vetta. Secondo posto per l’Audi #11 del Comtoyou Racing, affidata a Lucas Legeret e Christopher Haase. Il podio è stato completato dall’altra R8 LMS, la #25 del Sainteloc Junior Team con Erwan Bastard e Patric Niederhauser.
Gara difficle per Valentino Rossi, che ha chiuso in settima posizione con la sua BMW M4 GT3 #46 assieme a Maxime Martin. Il Fanatec GT prevede una sosta obbligatoria nella serie Sprint, e c’è stata una sosta molto lenta che ha tagliato fuori questa vettura dalla lotta per il podio.
Lo spettacolo del Fanatec GT ha invaso Hockenheim, una delle piste più belle della stagione. La gara del sabato ha visto l’Audi dominare la scena, con una netta doppietta delle R8 LMS davanti ad un’ottima Ferrari 296 GT3. La gara di Valentino Rossi non è stata per nulla facile, a causa di una BMW M4 GT3 del team WRT non troppo a proprio agio.
Una qualifica negativa aveva rovinato la tappa del sabato, ma per Gara 2 è cambiato tutto. Maxime Martin, il compagno di vettura sulla #46, si è ritrovato subito nelle prime posizioni, in battaglia anche per il podio. La prima fase viene dominata del tutto dalla Mercedes #88 dell’Akkodis ASP Team di Raffaele Marciello, ormai uno dei piloti più forti di tutto il panorama delle GT3. Alle sue spalle l’Audi di Mattia Drudi, ovvero il vincitore di ieri.
Dopo un ottimo primo stint avvengono i pit-stop, con Valentino Rossi che sale in macchina, con il sogno della seconda vittoria nel Fanatec GT. Tuttavia, al contrario di quanto era accaduto a Misano, stavolta le procedure di cambio pilota, gomme e rifornimento non vanno per il meglio, e la #46 perde posizioni.
Al comando si conferma la Mercedes, al cui volante è salito Timor Boguslavsky, che impone un ritmo davvero forsennato. Il “Dottore” fa fatica e scivola al settimo posto, non riuscendo a replicare il passo del compagno di vettura che era in lotta per il podio. Il leader viene colto da un problema al cambio che lo costringe a gestire in maniera diversa la guida, permettendo un riavvicinamento di chi insegue.
Nonostante questa grande paura nel finale, Boguslavsky è riuscito a portare a termine la vettura, portandosi a casa il successo. Una gara di sofferenza per Valentino Rossi, che non è andato oltre il settimo posto finale. Un grande peccato visto che il podio sembrava fattibile, ma nel secondo stint c’è stato un calo notevole e ci si è dovuti accontentare.
In MotoGP si fa un gran parlare di chi possa prendere in futuro lo scettro…
Il 23 ottobre 1966 Alex Zanardi ha compiuto 59 anni. Un compleanno sempre nascosto dalla…
I centauri italiani continuano a manifestare una preferenza, oltre agli scooter, per le moto pronte…
Il fine settimana di Sepang si è chiuso nella maniera peggiore per Pecco Bagnaia, costretto…
La Ferrari vive un momento eccezionale sul piano commerciale, e raramente abbiamo sentito parlare di…
Le vetture a gasolio vanno sapute amministrare per una lunga durata. Ci sono dei grattacapi…