La monoposto di F1 finisce immersa tra le fiamme: un miracolo lo ha salvato

Un tragico incidente ha coinvolto un noto pilota di F1 e solo un miracolo ha fatto sì che potesse essere evitato il peggio.

Nella storia della F1 non sono di certo mai mancati gli incidenti che hanno messo a rischio la vita dei piloti. In tanti casi infatti ci si è trovati di fronte a situazioni davvero impensabili, con uno di essi che sa benissimo di essere un miracolato.

Auto in fiamme di Grosjean
F1 in fiamme (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Si tratta di Romain Grosjean, un pilota francese di belle speranze che brillò nei kart e nelle categorie propedeutiche. Vinse nel 2007 la F3 Euro Series, poi toccò al GP2 con la Scuderia DAMS nel 2011, anche se aveva già avuto modo di assaggiare la F1.

Nel 2009 infatti aveva debuttato nelle ultime gare in Renault al posto di Piquet Junior e poi era finito in Lotus per diversi anni. Dopo l’esperienza con la casa britannica scelse di passare alla Haas, con la Scuderia statunitense che lo tenne in squadra fino al 2020, con i risultati che furono alterni.

Il miglior traguardo lo ottenne nel 2018, quando in Austria strappò un favoloso quarto posto, piazzamento che non otteneva dai tempi della Lotus, dove trovò anche il podio. Nel 2020 era però ormai prossimo al ritiro dalle grandi corse della F1 per passare ad altre competizioni.

Peccato solo che alla fine proprio della sua ultima stagione accadde un fatto che sconvolse tutta la F1. Il GP del Bahrain si sarebbe disputato per la prima volta quell’anno e per tutti quanti quel giorno fu quando Grosjean riuscì a sconfiggere la morte.

La paura per Grosjean: l’incidente è pazzesco

In quella gara, Grosjean voleva godersi i suoi ultimi chilometri in F1 e diede così vita a un duello in pista con la Alpha Tauri di Kvijat. Il problema è che la sua Haas colpì il guard rail e a quel punto la vettura si spezzò in due e prese fuoco.

Romain Grosjean, grave incidente
Romain Grosjean e il tragico incidente (Ansa – TuttoMotoriWeb)

La componente nella quale vi era la cellula di sicurezza rimase incastrato all’interno della barriera metallica e per Grosjean sembrava essere la fine. Lui stesso, come riportato anni dopo da Eurosport, disse che era disposto di perdere la caviglia pur di uscire da quell’inferno.

A salvarlo fu l’Halo, il sistema di protezione che è sempre stato molto criticato, ma che per l’ennesima volta è stato vitale. Grosjean infatti riuscì ad aggrapparsi a esso e così facendo fece forza sulle gambe e si alzò uscendo da esso.

Romain dunque ebbe modo di uscire dal veicolo salvo, con la tuta che era riuscita a bloccare le ustioni, ma i guanti non poterono fare altrettanto. Il francese infatti ebbe dei grossi problemi alle mani, con i segni delle ferite che furono evidenti a tutti.

Nonostante la situazione fosse drammatica, il pilota ha sempre dichiarato che in quel momento si trovava nella più totale pace dei sensi. Non aveva paura e il suo pensiero andò ai suoi figli che dovevano avere ancora un padre e davanti ai suoi occhi ripartirono le immagini dell’incidente di Lauda al Nurburging. Due storie pazzesche, ma per fortuna entrambe con un lieto fine.

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