MotoGP, Rins controcorrente: arriva un’ammissione sorprendente sulla Honda

Se per Marc Marquez la Honda, sin dai primi test prestagionali, è stata una delusione totale, da parte di Alex Rins sono arrivare parole inaspettate.

Sarà la voglia di diventare un pilota ufficiale del team Repsol Hrc o anche il risultato positivo ottenuto in Texas, ma Alex Rins ha tessuto le lodi al progetto della casa giapponese. Nonostante il brutto infortunio che lo terrà per tanto tempo lontano dalla pista, l’ex pilota della Suzuki ha parlato della situazione che ha trovato in Honda.

L'ammissione di Alex Rins sulla Honda
Rins Honda (Ansa) tuttomotoriweb.it

In questa fase è molto stanco di rimanere fermo in una camera d’albergo. Da due settimane, dopo la brutta caduta al Mugello, Rins sta cercando di guarire dalla doppia frattura di tibia e perone. Inoltre, sta osservando i problemi dei rider della Honda nelle ultime due uscite. Marc Marquez non ha potuto prendere parte ai GP in Germania e Olanda. Per l’otto volte iridato si prospettava un altro scenario. In 3 anni ha vissuto periodi molto bui, tra interventi chirurgici alla spalla, diplopia ed infortuni alla mano, alla caviglia e alla costala.

Il centauro di Cervera è il faro per tutti i centauri della casa di Tokyo. Troppe cadute, negli ultimi tempi, lo hanno privato della chance di lottare per vittorie e traguardi importanti. Un tempo la Honda aveva un bagaglio tecnico invidiabile. Non a caso era la moto da battere. Nel ventennio scorso, ad eccezione dei titoli Yamaha nel 2010 e nel 2015, il brand dall’ala dorata aveva sempre vinto il titolo costruttori. Dal 2020 in avanti, invece, ha iniziato a dominare la Ducati.

Honda, la confessione di Alex Rins

La casa giapponese si è trovata in una posizione difficilissima nelle ultime annate, scivolando all’ultimo posto della graduatoria costruttori nel 2020. Un velocissimo declino che ha messo in serio pericolo tutti i centauri in sella alla RC213V. Non a caso hanno riscontrato pesanti battute d’arresto anche Rins e Mir. Gli ex compagni di squadra in Suzuki si sono trovati appiedati al termine del 2022.

Honda, la confessione di Alex Rins
Rins Honda (Ansa) tuttomotoriweb.it

La decisione della casa giapponese ha preso in contropiede tutti i tecnici. I piloti sono stati quelli che hanno accusato meno, trovando la mano testa dei capi della Honda. Rins è finito nella squadra satellite LCR con Nakagami, mentre il campione del mondo 2020, Joan Mir, ha affiancato Marc Marquez.

Sono passati tre mesi dall’inizio del campionato e lo spagnolo non ha ancora conquistato punti in una sola domenica. Mir si è procurato diversi infortuni, non trovando mai il feeling giusto in sella alla RC213V.

L’unica nota positiva è rappresentata dalla new entry Rins. Nel dominio, targato Desmosedici, Alex è stato l’unico in grado di battere i ducatisti sul tracciato del COTA. In una intervista rilasciata sul canale YouTube Motosan al collaboratore Manuel Pecino, il centauro ha dichiarato: “È chiaro che in questo momento le squadre che ‘governano’ sono europee. Ducati, KTM, Aprilia. Sembra che entrambi i brand giapponesi siano rimasti un po’ indietro. Devono fare qualcosa perché sia ​​Honda che Yamaha hanno il livello, non sono brand piccoli”.

Secondo Rins la Honda non sarebbe così male. “Su tanti tracciato dove ho corso sono andato più veloce con la Honda che con la Suzuki. Adesso il problema è che gli altri hanno fatto più passi avanti”, ha ammesso Rins.

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