Cambio gomme auto, quando bisogna farlo? Il trucco per capire il momento giusto

Come si fa a sapere se le gomme della macchina hanno bisogno di essere sostituite? Ecco tutte le indicazioni utili sul tema.

Quando si parla di manutenzione dell’autovettura spesso si pensa a olio, filtri e freni, dimenticando quando importanti siano le gomme. Verificare il loro stato è essenziale e non deve essere trascurato, sia per non incorrere in costi ancora più elevati, sia per non vedere compromessa la sicurezza del mezzo.

Quando cambiare le gomme
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Ma come capire quando è arrivato il momento del cambio? Esistono diverse tecniche per valutarne l’usura. Intanto va detto che le cause del consumo sono molteplici. Ad esempio le condizioni della strada e lo stile di guida, magari eccessivamente brusco o a strappi. Ovviamente molto dipende anche dalla qualità delle coperture e dei materiali con cui sono costruite. Dalle mescola, alle fibre, fino ai cavi d’acciaio. A questo proposito il consiglio è quello di leggere l’etichetta e la marcatura dello pneumatico per farsi un’idea del prodotto che si ha a disposizione.

Consumo gomme auto, quali le ragioni

Entrando nel dettaglio, temperatura e clima sono due aspetti rilevanti. Certo, le “scarpe” sono progettate per resistere agli sbalzi, ma le condizioni estreme influiscono negativamente sulla loro tenuta, accelerandone il deterioramento.

L’approccio al volante ricopre ugualmente un ruolo. Essere troppo aggressivi, significa stressare maggiormente l’elemento che sorregge il peso del veicolo.

Non essere solerti nella manutenzione e non controllare la pressione con regolarità, rendere necessaria la sostituzione con una maggior frequenza.

Gli incidenti, o gli urti contro il marciapiede o altro, contribuiscono ad un consumo più rapido.

C’è un minimo di km da rispettare?

Alla luce di quello che abbiamo detto finora, non è possibile individuare un chilometraggio esatto per il cambio. Chi per varie ragioni si trova a guidare di sovente su percorsi sterrati, come facilmente immaginabile,  avrà un usura maggiore di chi si muove soltanto in città.

Genericamente, è comunque buona cosa fare la sostituzione tra i 20.000 e i 40.000 km. Se però lo pneumatico risulta rovinato o deformato, bisogna intervenire subito, disinteressandosi del chilometraggio. Per questo è basilare fare costanti controlli.

In generale chi usa tanto l’auto è chiaro che consumerà di più le gomme di chi magari si sposta per brevi tragitti da verso e il luogo di lavoro. Se proprio si vuole tenere a mente un orizzonte temporale anche se i chilometri percorsi non sono tanti, un refresh ogni 6 anni è consigliabile. Questo perché il trascorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni, fa sì che il livello di performance decada.

La coperture invecchiano anche stando ferme, per cui se si dispone di un nuovo set in garage, se sono passati più di dieci anni dall’acquisto, è meglio non montarlo. Per avere una data precisa della fabbricazione, ci si può riferire alla marcatura DOT, utilizzata in tutta la UE.

Come capire se le gomme vanno cambiate

Per valutare lo stato degli pneumatici del proprio mezzo non occorre recarsi del gommista. Così come non sono necessarie particolari competenze. Il suggerimento è osservare se la superficie è irregolare. Se è più consumata sui bordi o in centro, qualcosa non sta funzionando a dovere. I problemi potrebbero essere la convergenza, piuttosto che la pressione. Se nel secondo caso basta procedere al gonfiaggio, nel primo sarà necessario rivolgersi ad un operatore per le dovute regolazioni tecniche.

Occhio anche ad eventuali danni sulla superficie, come tagli, crepe o screpolature. In quei frangenti il cambio è d’obbligo. Lo stesso dicasi per la scanalatura. Se questa è inferiore a 1,6 mm, spessore definito dal Codice della Strada, corre l’obbligo di sostituzione. Questo principalmente per ragioni di sicurezza. In quanto una profondità più ridotta, provoca la minore tenuta di strada. Ne consegue che se l’asfalto è bagnato, specialmente nei mesi invernali si farà molta fatica a guidare e si rischierà di incappare in fenomeni come acquaplaning.

Come individuare se il tassello è consumato

E’ bene evidenziare che questi ultimi sono parametri imposti dalla legge per evitare di mettere in pericolo la circolazione stradale.

Per misurare la profondità del battistrada non serve dotarsi di un profondimetro. Una moneta da due euro è sufficiente. Inserendola negli spazi, la gomma non dovrebbe andare oltre la corona argentata. In caso contrario saremmo al di sotto del limite di 1,6mm e la “scarpa” sarebbe da sostituire. Se si è in ballo è bene ballare. Quindi il controllo deve essere effettuato su tutte e quattro le gomme.

Se disponiamo di una macchina a trazione anteriore dovremo mettere in conto che le anteriori si consumino più delle posteriori. Ciò che conta è l’usura sia equilibrata tra gli assi e che la profondità delle scanalature non differisca di più di 5 mm.  Se è maggiore, meglio portare l’automobile dal gommista per un’analisi più approfondita, poiché la sicurezza potrebbe essere compromessa.

Cosa dice la legge, quali sanzioni

Può capitare di essere fermati ad un posto di blocco dalle forze dell’ordine. Se queste verificando le condizioni del veicolo certificano che le gomme sono lisce o eccessivamente usurate, si rischia una sanzione pecuniaria che oscilla tra gli 85 e i 338 euro, a cui si somma la decurtazione di due punti sulla patente.

Può anche capitare che l’agente domandi al guidatore di un continuare la marcia. In un frangente del genere la multa diventa più elevata e i punti rimossi dalla licenza di guida salgono tre. Ma non solo. All’automobilista toccherà pure chiamare il carroattrezzi per la rimozione del suo mezzo.

Il controllo riguarda altresì il tipo di coperture montate. Queste devono corrispondere all’indicazione sul libretto di circolazione e alla stagione. Viaggiare in inverno con pneumatici estivi  può costare all’utente da 85 a 1685 euro, ma soprattutto prevede il ritiro della carta di circolazione. E’ dunque comprensibile che un po’ di attenzione in più aiuti il portafoglio e la routine, altrimenti stravolta.

Cosa fare quindi quando sta per arrivare il freddo? Per prima cosa occorre prendere informazioni sulle ordinanze regionali. E in seguito valutare i modelli da scegliere, in base anche alle condizioni atmosferiche che si andranno ad affrontare. Ad esempio se ci troviamo in un territorio dove nevica di frequente, o particolarmente piovoso. Se si ha un gommista di fiducia è comunque preferibile confrontarsi con lui prima di acquistare.

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