Carlo Vanzini a TMW: “Ferrari? Nelle simulazioni auto più veloce di 1 secondo”

In esclusiva nella nostra consueta live Twitch, sul canale TVPlay, abbiamo avuto ospite l’attuale voce della Formula 1, Carlo Vanzini.

Carlo Vanzini, da anni, racconta il magico mondo della F1 sui canali di Sky Sport. Un circus che si è evoluto ad una velocità impressionante con il passaggio nelle mani degli americani di Liberty Media. Sembrano lontani gli anni targati Bernie Ecclestone che, per quanto eccentrico, aveva creato una solida continuità.

Carlo Vanzini
Carlo Vanzini

Pur non cercando lo spettacolo a tutti i costi, la Formula 1 era un sogno. L’attuale CEO, Stefano Domenicali, ha dichiarato, in occasione della sfida portoghese di MotoGP, di non essere un fautore delle prove libere. Puntare tutto sulle Sprint Race snaturerebbe la competizione. Ne abbiamo parlato, apertamente con Carlo Vanzini. Quest’ultimo, con grande lucidità, ha risposto alle nostre domande.

Cosa ne pensi dell’annuncio del CEO della F1?

Ho letto le dichiarazioni (di Stefano Domenicali, ndr) ed è del partito di quelli che limiterebbero le prove libere perché hanno poco senso per gli spettatori e per il pubblico. Io sono a metà strada nel senso che io sono di quelli che darebbe, a fronte di 150 milioni di budget cap, la possibilità ad ogni team di gestirsi come vuole quei soldi, all’interno di regole, ovviamente, per le macchine. Poi se uno vuol farsi dei test in pista o usare la galleria (darei libertà) sarei di quel partito lì”.

A me mancano molto i test in pista. Non dimentichiamo che quest’anno hanno fatto solo tre giorni di test, un giorno e mezzo a pilota, è chiaro che i venerdì servono. Le prove libere servono per mettersi a posto con la macchina ed è altrettanto vero che ormai con le simulazioni arrivano ai circuiti con la macchina che è così, si puoi lavorare sul setup ma non è che riesci a fare chissà che roba. Non riesci a stravolgere la situazione rispetto all’impatto che hai del venerdì. Il venerdì, però, è importante anche per chi deve fare un lavoro diverso rispetto a chi domina, per dire. C’è bisogno quindi delle prove libere come se fossero un test vero e proprio, magari non dedicati al weekend specifico ma utili per promuovere o bocciare delle soluzioni in vista della stagione, in vista delle gare successive”.

L’opinione di Carlo Vanzini sulle Sprint Race

Io capisco il punto di vista di Stefano. Nel senso l’organizzatore e chi ospita la gara sprint, ad esempio, nel Motomondiale è andato all-in con la gara sprint. Ogni sabato ci sarà una sprint. Con le moto, ad esempio, devo ancora farmi un’opinione perché mi sembra che sia una vera e propria gara. Non mi sembra tanto sprint, così corta. Forse perché alla fine la gara di moto della domenica è più lunga ma io sono abituato alla lunghezza delle gare di Formula 1 e quindi mi sembra che poi lunghezza sia la stessa del sabato. Quindi è chiaro che tutti ragionano per fare in modo che chi spende tanti soldi per ospitare un weekend in Formula 1 renda tutti e tre i giorni appetibili al grande pubblico. Quindi rendere spettacolare anche il venerdì”.

Credo che il discorso sia un po’ più ampio rispetto a questa battuta di Domenicali che magari fare in modo che le prove libere diventino in una certa fase eccitanti. Quest’anno la Ferrari, ad esempio, non è mai andato su di motore il venerdì e dobbiamo sempre aspettare la qualifica per capirne il vero potenziale sul giro secco. E’ vero che sono prove per gli ingegneri ma è altrettanto vero che sono prove anche per noi, per passar del tempo insieme per raccontare anche un po’ tutto quello che c’è da dire intorno al weekend che poi in gara non fai”.

Come potrebbe trovarsi una quadra in ottica futura?

La Formula 1 è che uno dei pochi sport dove le regole le fanno i partecipanti, mentre di fatto o Formula 1, e credo che questo sia anche il contrasto attuale, decide di staccarsi da Federazione e fare un proprio campionato con le proprie regole oppure la Federazione deve avere il potere di poter fare regolamenti, senza dover aspettare che le 8 squadre, almeno 8 squadre siano d’accordo, perché non si riuscirà mai a discutere di tutto e si discuterà sempre solo di macro situazioni”.

Cosa ne pensi delle difficoltà della SF23?

Mi sono informato e la TD39 non c’entra niente. L’auto è forte nelle simulazioni e troppo sensibile nella realtà. Nelle simulazioni la vettura, veramente, è più veloce di 1 secondo rispetto all’anno scorso. Quando vanno in pista non riescono a trovare la messa a punto ideale. In Arabia Saudita l’auto era, semplicemente, lenta. Non c’entra il degrado gomme. Si sono trovati spiazzati“.

Vasseur dovrà valutare la qualità dei suoi uomini, ma sono convinti in Ferrari di avere per le mani un’auto con un potenziale enorme. Arriveranno tante novità dopo l’Australia […] Io credo che nel momento in cui Vasseur ha la totale fiducia del Presidente e dell’Amministratore Delegato dovrà stare tutto nelle mani del team principal. Spero che abbia totalmente carta bianca“.

Abbiamo chiesto a Carlo anche un parere sugli obiettivi futuri della Scuderia Ferrari. La squadra modenese è in clamorose difficoltà, non riuscendo ad estrarre il potenziale dalla nuova SF23. Vi raccomandiamo di guardare il video completo per scoprire anche le toccanti parole su Leclerc e Verstappen. Su TMW siamo soliti anche dare spazio a giovani italiani che puntano a trovare una propria dimensioni nel Motorsport. Leggete l’intervista a Filippo Farioli. Date una occhiata anche all’annuncio di Mattia Guadagnini: “Troppa poca copertura per il nostro sport”.

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